
Marisa Charrère, nei due biglietti lasciati dopo l'omicidio-suicidio, accuserebbe il marito di aver generato sofferenza e infelicità. E di averle "tolto il sorriso"

L'infermiera di Aosta, dopo aver ucciso i suoi due figli con un'iniezione, si è tolta la vita. Sul tavolo del soggiorno avrebbe lasciato due lettere indirizzate al marito

(Agenzia Vista) Piemonte VdA, 16 novembre 2018
Sono stati prima sedati e poi uccisi con un'iniezione letale di potassio i due bambini morti ieri sera a ad Aymavilles (Aosta), Nissen di 7 anni e Vivien, di 9 anni. A somministrare la sostanza, che viene utilizzata per le esecuzioni negli Stati Uniti, è stata la madre Marisa Charrere, infermiera nel reparto di cardiologia dell'Ospedale Parini di Aosta. La conferma dell'esatta causa del decesso si avrà solo dopo gli esami tossicologici. Prima di uccidere i due figli, Marisa Charrère ha scritto due lettere, trovate in casa, nelle quali si doleva del peso insopportabile delle avversità della vita. Courtesy Rete7

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