
Un centinaio di partite Iva, in rappresentanza di una ventina di categorie, ha celebrato il funerale delle imprese, in serata, a Sanremo. Di fronte e un nutrito gruppo di forze dell'ordine: imprenditori, esercenti e artigiani, hanno voluto così gridare la propria rabbia contro il governo Conte, accusato di aver preso in le imprese italiane, promettendo denaro che non è arrivato e non arriverà mai. I manifestanti hanno chiesto sostegno economico, dicendo basta al terrorismo psicologico.

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Oltre 200 partite Iva hanno improvvisato un flash mob di protesta, nel pomeriggio, a Sanremo, distribuendo pane e cipolle, a riprova che le categorie produttive sono ormai alla fame. Accuse pesanti sono state mosse contro il governo e il premier Conte, quest'ultimo additato come un pinocchio. Imprenditori, artigiani, commercianti, professionisti, ma anche dipendenti, hanno chiesto garanzie e aiuti concreti. "Non è una minaccia quella di oggi - ha affermato Maurizio Punto, uno degli organizzatori - ma se continuerà in questa maniera, saremo costretti ad alzare i toni della protesta, che resterà comunque sempre pacifica". Molte le persone che hanno sottolineato la difficoltà ad assicurare il sostengo della propria famiglia.

In 200 in piazza a Sanremo per distribuire pane e cipolle e sottolineare come le categorie siano ormai alla fame. Non sono mancate accuse ai sindacati e alle associazioni dei lavoratori, considerati troppo distanti in un momento cruciale per l'Italia

Sono oltre 200 le partite Iva, soprattutto imprenditori, ma anche commercianti, artigiani e dipendenti, che, nel rispetto delle distanze e indossando la mascherina, nel pomeriggio hanno manifestato in piazza Colombo a Sanremo, accusando il governo Conte di averli abbandonati a sé stessi, sommersi dai debiti e senza garanzie per il futuro. Molti i commercianti che hanno puntato il dito contro i sindacati e le associazioni di categoria, a loro volta accusate di essere latitanti. Nel corso della manifestazione gli organizzatori hanno distribuito pane e cipolle. "È quello che oggi riusciamo a darvi - ha affermato Maurizio Pinto cel Movimento imprese italiane - ma la prossima settimana non avremo neanche più quello. Non vogliamo minacciare nessuno, ma se continuerà di questo passo, alzeremo i toni della protesta che avverrà sempre in modo pacifico".

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