Il titolare di un bar di Ventimiglia (Imperia), attacca il premier Conte: "A queste condizioni mi costringi a chiudere, ma verrò a Roma, perché voglio che mi guardi negli occhi". Sotto accusa le condizioni di sicurezza, che impediscono di lavorare

Il titolare di un bar di Ventimiglia (Imperia), attacca il premier Conte: "A queste condizioni mi costringi a chiudere, ma verrò a Roma, perché voglio che mi guardi negli occhi". Sotto accusa le condizioni di sicurezza, che impediscono di lavorare
"Caro Conte, a queste condizioni, mi costringi a chiudere. Quando ci sarà la riapertura, consegnerò la chiavi al sindaco, ma poi verrò a Roma a incontrarti, perché voglio che mi guardi in faccia". A parlare è Corrado Sbano, 42 anni, originario di Casaluce, in provincia di Caserta, ma da anni ormai abitante al confine italo francese di Ventimiglia. Dopo diciotto anni da frontaliere a Montecarlo, con i risparmi di una vita apre un bar-trattoria nel quartiere popolare di Roverino, ma alle condizioni dettate del premier per riaprire, si vede costretto quasi certamente a gettare la spugna. Le ragioni e lo sconforto per questa decisione le illustra lui stesso in un lungo video.
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