Procura e carabinieri sono stati strumenti di una lobby che si è impadronita della città

Procura e carabinieri sono stati strumenti di una lobby che si è impadronita della città
L'intervista de Il Giornale a Pasquale Linarello, il consulente che per primo, nel 2016, scoprì il "match" tra il dna ritrovato sulle unghie di Chiara Poggi e quello di Andrea Sempio
L'avvocato Massimo Lovati ha dichiarato di non essere interessato a quel che dice il suo assistito e si dice convinto che Stasi non abbia ucciso Chiara Poggi
Gli avvocati del condannato per l'omicidio di Chiara Poggi pronti a depositare una relazione di parte sull'impronta numero 33, attribuita a Sempio. Ad oggi, secondo le analisi del Ris di Parma, non contiene sangue ma i pm stanno cercando il grattato dell'intonaco per individuare eventuali tracce biologiche
Le dichiarazioni dell'investigatore che per primo indagò sull'omicidio di Chiara Poggi: "Quando ho cercato di indagare a 360 gradi, sono stato allontanato"
L'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco avvenuto nel 2007 è tornato d'attualità. Nei giorni subito dopo il triste fatto in provincia di Pavia un avvocato, che è anche il padre delle due gemelle Cappa, disse: "Adesso dobbiamo infangare Feltri". Questa è una cosa ridicola, detta da un personaggio meschino che io non infangerò, ma dirò soltanto che è un pessimo avvocato
Parla la legale di Andrea Sempio che chiede accertamenti sull’impronta nella cantina. “Ci andavamo per i giochi da tavolo”. E sul suo assistito: "È provato, non spaventato"
Vengono rivalutati oggi i movimenti in casa Poggi di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta per omicidio per cui è stato già condannato in via definitiva il fidanzato Alberto Stasi
Un articolo del quotidiano La Provincia Pavese del 17 agosto 2007 rivela la primissima pista degli inquirenti su chi uccise Chiara Poggi il 13 agosto dello stesso anno, che vedrebbe tra i sospettati una figura femminile
Vittorio Feltri è stato uno dei pochi giornalisti che fin da subito ha creduto nell’innocenza di Alberto Stasi. Ora emerge che c’erano dei cialtroni che si illudevano di poterlo silenziare. La sveglia di Sallusti