

La stampa turca non ha dubbi nel considerare conservatore il partito Akp del premier Erdogan, che però, secondo alcuni opinionisti europei, è progressista. E il bello è che entrambi possono avere ragione. O torto. L'unica vera distinzione rimane tra partiti laici e religiosi, più o meno moderati


Il partito del premier ottiene il 47% dei voti, i nazionalisti tornano in parlamento con il 14%, ridimensionati al 20% i laici. Ma l'Akp non raggiunge i seggi necessari ad eleggere da solo il presidente

I musulmani chiedono che sia rispettata la volontà del popolo
Vestono occidentale, sono laici, amano il lusso, ma alle urne staranno tutti con il premier filoislamico. Giocando col fuoco

Il premier turco, che vive di politica, porta al polso un orologio da 40mila euro e il suo patrimonio si è moltiplicato di 355 volte in 11 anni
