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"Al Governo e alla Regione chiediamo di adottare provvedimenti differenziati a seconda dei territori. Non siamo tutti uguali. Una disposizione nazionale, che vale per tutti, non è adeguata in questo momento. Va bene il Dpcm a livello nazionale, a livello delle province di Brescia, di Bergamo, di Cremona, di Lodi, di Piacenza, andrebbe adottato un provvedimento più restrittivo e più ad hoc". Lo ha detto il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, raggiunto da LaPresse, a proposito dell'emergenza coronavirus. La sua città è stata quella che martedì ha registrato più nuovi contagi, 484 in un giorno. "La velocità con cui questa evoluzione si sta sviluppando è davvero, per certi aspetti, drammatica - ha spiegato ancora .- Perché ha di fatto messo in crisi le nostre strutture sanitarie. Sta portando al limite molti operatori sanitari, medici, infermieri e volontari delle autolettighe, delle associazioni che gestiscono il trasporto dei malati in condizioni difficilissime. Quindi noi siamo davvero in frontiera in questo momento". (Lapresse)

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 Coronavirus, sindaco Brescia: "Nostro sistema sanitario in ginocchio, serve provvedimento più restrittivo"

Prosegue la quarantena in Campania, come in tutta Italia, e i cittadini sembrano rispettare le ordinanze. In queste immagini le spiagge di Miseno, Torregaveta e Licola-Varcaturo, solitamente prese d'assalto da residenti e turisti in questo periodo, risultano praticamente deserte, nonostante il bel tempo che ci sta concedendo questo mese di marzo. (Lapresse)

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Coronavirus, deserte le spiagge del Napoletano

Anche il Regno Unito pronto a chiudere per l'emergenza coronavirus. Il premier Boris Johnson sarebbe pronto a dichiarare Londra 'zona rossa'. Strade deserte nella capitale britannica dove, intanto, si allestiscono obitori temporanei. (Lapresse)

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Coronavirus, a Londra obitori temporanei

Elisabetta Canalis con Melissa Satta, Geppy Cucciari, Filippo Tortu ma anche tutti i giocatori della Banco di Sardegna. Sardi d'eccezione insieme alla Fondazione Dinamo, Banco di Sardegna e Nuova Sardegna per una raccolta fondi in favore degli ospedali dell'isola. Lancia l'appello la ex velina su Instagram: "Tantissimi visitatori hanno scelto di trascorrere la loro quarantena in Sardegna e le aziende ospedaliere sarde non riescono a fare fronte all'emergenza". C'è bisogno di un po' di tutto, dice Elisabetta, come in tanti ospedali italiani. "Se davvero volete bene alla Sardegna dimostratelo in questo momento", conclude la Canalis. (Lapresse)

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 Elisabetta Canalis: se davvero amate la Sardegna dimostratelo adesso

Il Centro di conservazione e ricerca per il panda gigante della Cina di Chengdu ha celebrato la nascita della prima coppia di panda giganti nati in cattività in questo 2020. Si tratta di due maschi dati alla luce dalla madre Fuwa, al quinto parto, che pesano rispettivamente 159,8 e 119,5 grammi. Stanno entrambi bene e sono in salute, come testimoniato dai responsabili del centro, rimasti stupiti dalla nascita avvenuta insolitamente in primavera, periodo in cui i panda vanno generalmente in calore. (Lapresse)

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Cina, le immagini della prima coppia di panda nati in cattività nel 2020

"Siamo in piena emergenza, il nostro personale medico e infermieristico sta lavorando incessantemente 24h su 24 per fare fronte a questa incredibile situazione". È in inglese ed ha toni drammatici l'appello che Stefano Fagiuoli, Direttore del Dipartimento di Medicina dell'Ospedale papa Giovanni XXIII rivolge al mondo. Il Professore lancia due messaggi: "Non sappiamo quanto durerà questa pandemia – dice – Ho due messaggi, il primo è per la popolazione in generale: per favore state a casa. Il secondo è rivolto a chiunque voglia aiutarci. Abbiamo un bisogno disperato di infermieri e medici. Così come di ventilatori a ossigeno e dispositivi di protezione. L'organizzazione non governativa Cesvi ci sta aiutando con una raccolta fondi: GoFundMe. Se potete, per favore, aiutateci. E se siete personale medico qualificato, sarete assolutamente i benvenuti da noi: unitevi alla battaglia contro il coronavirus. Grazie per quello che potrete fare". (Lapresse)

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"Siamo in piena emergenza, aiutateci". Il drammatico appello in inglese del direttore dell'Ospedale di Bergamo
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