Piccola odissea nella burocrazia. Le fatture delle opere acquisite dal Museo sono a disposizione ma non si trovano mai. Eppure sono stati spesi soldi pubblici: come quei 15mila euro pagati per un chilo di lenticchie
Venditori anonimi, documentazione approssimativa, pagamenti fuori mercato. E una visione molto parziale dell’arte. I membri dell’ex commissione di vigilanza raccontano le procedure d’acquisto per il Museo romano
Il neoconsulente del Museo di Arte contemporanea di Roma: "Per anni sono state fatte spese insensate". Dal 1999 in poi si sono pagate somme non sempre in linea col valore di mercato. Anomalia: certi autori non hanno visibilità, altri invece sono come il prezzemolo
Liti a Gerusalemme. Dopo lo stop per il luogo prescelto, inviso agli arabi, l’archistar Gehry se ne va in polemica con la direzione
Tullio De Mauro bacchetta il filosofo che sbaglia etimo della parola in tv Il conduttore non se n’è accorto. Consultare il dizionario non è plagio...