Vittorio Macioce

Foto profilo di Vittorio Macioce

Vittorio Macioce si ritrova spesso a muoversi tra i vari confini del giornalismo. Ed è un po' come spostarsi tra le linee, in una sorta di terra di nessuno. È capo redattore e da qualche tempo ha lasciato Milano per Roma. È cresciuto ad Alvito, un piccolo paese tra Sora e Cassino, nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo. Quando può continua a seguire la narrativa, soprattutto quella americana. È convinto che incroci e crocicchi siano il posto più interessante per osservare il mondo.

È l'autore del romanzo "Dice Angelica" (Salani).

Il Sud non spera, non cambia, non vota e forse non cerca nemmeno più lavoro. Queste elezioni segnano una cicatrice tra due territori che ormai faticano a riconoscersi, con una secessione di sguardi, di scelte, di prospettive

Vittorio Macioce
Se il Mezzogiorno è rassegnato

Rigenerati, come accade con un tablet o uno smartphone di seconda mano, con lo stesso nome ma altra identità

Vittorio Macioce
La loro seconda vita donata dal Pd

Non c'è scritto da nessuna parte che è solo un gioco e forse è il caso di cominciare a dirlo. Qualcuno infatti potrebbe prenderlo sul serio. Questa campagna elettorale è virtuale. È una finzione. Non va presa alla lettera

Vittorio Macioce
La finzione che genera mostri

Il campo largo è l'orizzonte perduto del Pd, quasi un'ossessione, come un desiderio negato da inseguire perché non si riesce a immaginare altro

Vittorio Macioce
La miseria del campo largo

Elisabetta, l'ultima grande sovrana, antica per dinastia e figlia del Novecento, non ha mai avuto dubbi da quale parte stare. Il senso della sua corona era il rispetto assoluto della liberal-democrazia

Vittorio Macioce
La lezione che ci mancherà
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