Vittorio Macioce

Foto profilo di Vittorio Macioce

Vittorio Macioce si ritrova spesso a muoversi tra i vari confini del giornalismo. Ed è un po' come spostarsi tra le linee, in una sorta di terra di nessuno. È capo redattore e da qualche tempo ha lasciato Milano per Roma. È cresciuto ad Alvito, un piccolo paese tra Sora e Cassino, nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo. Quando può continua a seguire la narrativa, soprattutto quella americana. È convinto che incroci e crocicchi siano il posto più interessante per osservare il mondo.

È l'autore del romanzo "Dice Angelica" (Salani).

La pace è una speranza, ma non è affatto vicina. No, non dipende dalla Nato come sostengono gli amici di Putin

Vittorio Macioce
Fine delle ambiguità

La fatica di riuscire a riconoscersi. Mario Draghi non è a Washington solo come italiano. È lì come voce autorevole dell'Europa e non è affatto una cosa scontata

Vittorio Macioce
Gli interessi dell'Occidente e quelli Usa

La guerra ha un costo altissimo, ma neppure la pace purtroppo è gratis. E solo gli ucraini possono dire se la Crimea e il Donbass sono moneta leggera o pesante

Vittorio Macioce
Invasione di campo. Messaggio sbagliato

La Cina è lì, vicina, anche se qualche volta nei discorsi sulla guerra in Ucraina finisce ai margini, come se fosse altrove, tra gli attori non protagonisti.

Vittorio Macioce
Pechino e Mosca, più vicine ora che con Mao

Xi Jinping che di fatto straccia l'idea di una "pax americana". Washington non ha più in mano le leve del gioco.

Vittorio Macioce
Il mondo strappato in tre brandelli

I rintocchi di mezzogiorno non hanno avuto risposta. A Mariupol lo sanno per chi sta suonando la campana

Vittorio Macioce
Il senso dimenticato dell'eroismo
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