Il viceministro degli esteri nordcoreano, Hang Song Ryol, manda un messaggio sinistro: "Siamo pronti ad andare alla guerra e a usare il nostro arsenale nucleare contro gli Usa se necessario"

Il viceministro degli esteri nordcoreano, Hang Song Ryol, manda un messaggio sinistro: "Siamo pronti ad andare alla guerra e a usare il nostro arsenale nucleare contro gli Usa se necessario"
Arrivano le accuse pesanti di Edward Snowden sulla "Moab": i tunnel distrutti dalla bomba sarebbero stati costruiti per volontà della Cia
La "madre di tutte le bombe" usata dagli Stati Uniti non è la più potente al mondo. La Russia ha nell'arsenale il "padre di tutte le bombe". Ecco i dettagli
La bomba, il cui vero nome è Massive Ordnance Air Blast (da cui l'acronimo MOAB) è un gigantesco proiettile che pesa circa 10 tonnelate ed è progettato per distruggere cunicoli e tunnel sotterranei. Prima d'ora era stata impiegata soltanto in esplosioni controllate. È stata sganciata da un MC-130, tra i pochi jet in grado di lanciarla. Il raggio interessato dalla sua esplosione è di oltre cento metri
Per la prima volta gli Stati Uniti hanno usato una superbomba Moab. L'acronimo sta per Massive Ordinance Air Blast, ma è stata ribattezzata "mother of all the bomb" dai militari per il fatto che è il più potente ordigno non nucleare mai concepito
Gli Stati Uniti hanno utilizzato per la prima volta nella storia una bomba Moab. L'acronimo sta per Massive Ordinance Air Blast, ma è stata ribattezzata "mother of all the bomb" dai militari per il fatto che è il più potente ordigno non nucleare mai concepito. È lunga circa nove metri, contiene oltre otto tonnellate di esplosivo ed ha un costo di 14,6 milioni di dollari. Nel video un frammento del documentario Future Weapons realizzato da Discovery Channel dove viene mostrata la spaventosa arma
Arrestati a Chicago due presunti fiancheggiatori dello Stato Islamico. Incastrati dagli agenti sotto copertura. Le intercettazioni choc sugli attentati in Europa
Non solo nei centri abitati più importanti e non solo nelle province più urbanizzate, il conflitto siriano entra in una delle sue fasi più delicate anche nelle zone più periferiche del Paese, specie in quelle dove l’Isis è in ritirata e l’esercito regolare sfida gli islamisti per riprendere vaste lande dove il vento oramai non scuote più alcuna bandiera nera del Califfato
Alla vigilia del vertice tra Tillerson e Lavrov gli Usa mostrano un dossier che attacca Mosca per aver nascosto le prove dell'attacco di Assad
Secondo diversi analisti, il tycoon avrebbe cambiato la sua politica perché ricattabile a causa dei legami con la Russia