

Dopo aver colpito la diplomazia mondiale, il fondatore di Wikileaks ha già annunciato chi sarà il prossimo obbiettivo da colpire e si è detto pronto a "far cadere una banca o due". Naturalmente americane
Chi può avere avuto interesse a scatenare il terremoto Wikileaks. Vi proponiamo tre ipotesi: gli Stati Uniti, Israele e la Cina
L'Australia pronta a revocargli il documento. Svizzera, Cuba e Islanda restano gli unici Paesi ancora "amici"
Duro atto di accusa del segretario di Stato Usa dopo le rivelazioni di Wikileaks: "Non c’è niente di coraggioso nel mettere a rischio persone e operazioni di funzionari che hanno dedicato la vita a proteggere la sicurezza e gli interessi degli americani. Puniremo chi ha rubato le informazioni"
Su internet tutti i retroscena della diplomazia americana. Frattini: "Su Berlusconi niente di rilevante". Il premier: "Tutto falso. Ma chi c'è dietro a queste ragazze?". Il palazzo di Vetro: "Siamo inviolabili e trasparente". Gianni Letta: "Se questi sono i costumi della nostra epoca, siamo atterriti". Ecco come gli Usa spiavano Ban Ki Moon. L'hacker italiano: "Dietro Assange gli 007"
L’amministrazione Obama congela gli stipendi dei dipendenti federali civili per 2 anni, il 2011 e il 2012. L’iniziativa rientra nell’ambito delle misure volte a ridurre il deficit e il debito pubblico. Complessivamente il risparmio è di sessanta miliardi di dollari in dieci anni
Pubblicati i file riservati di Wikileaks. All'Italia si accusa i rapporti con la Russia: "Lucrosi contratti nel campo energetico". Un file pure su Frattini: "Frustrato dal doppio gioco della Turchia". Nel 2009 Ban Ki-Moon fatto spiare dal Dipartimento di Stato Usa. Sull'Arabia Saudita: "Voleva attaccare l'Iran". Su Erdogan: "Tendenze islamiste". Putin definito "alpha dog". Guantanamo, soldi agli Stati che accettano i detenuti
Nei documenti riservati non ci sono notizie allarmanti per l’Italia. Ma Frattini avverte: "E' l'11 settembre della diplomazia". Ora la Procura di Roma valuterà l’esistenza di eventuali estremi di reato
Il conte Carlo Camillo di Rudio (1832-1910), bellunese d'origine emigrato negli Usa e arruolato da Custer. Un libro racconta la sua storia
