Un atlante per riscoprire le "Città eterne" dell'Europa

È un saggio attuale nel presentare, in modo semplice ma profondo, alcuni temi di fondo, certamente correlati all'idea di Europa, ma che non si esauriscono in essa

Un atlante per riscoprire le "Città eterne" dell'Europa
00:00 00:00

Si viaggia nello spazio e nel tempo con l'Atlante delle città eterne. Itinerari e voci nell'Europa delle idee (Baldini+Castoldi, pagg. 320, euro 20) di Fernando Gentilini. Il libro sarà presentato oggi al Festival èStoria di Gorizia alle ore 19 e 30.

Diplomatico, professore, autore di libri sull'Europa e sulla politica internazionale, Gentilini accompagna il lettore attraverso una serie di città e di interviste (o interventi) immaginari. Ci sono la Napoli raccontata da Curzio Malaparte, la Parigi di Charles de Gaulle, la Sarajevo di Matvejevic. E poi Lutero a Eisenach, Leonardo a Milano, Babel' a Odessa. Questo libro è la mappa dell'Europa di oggi ma anche e forse soprattutto dell'Europa che vorremmo. Un'unione che sappia mettere al centro «l'Europa spirituale», come scrive l'autore. Cos'è l'Europa spirituale? Gentilini scrive: «È quella che ti scoppia dentro ogni volta che sei di fronte alla Magna Grecia napoletana di Malaparte, all'Agnello mistico di Gand, alla Notre-Dame di Quasimodo ed Esmeralda...».

L'attualità del libro è evidente. Non solo perché viviamo in un momento decisivo per l'Unione europea, nel rimescolamento generale di alleanze, guerre, rapporti economici e culturali. È un saggio attuale anche nel presentare, in modo semplice ma profondo, alcuni temi di fondo, certamente correlati all'idea di Europa, ma che non si esauriscono in essa. Ad esempio, il tema della pace, esposto da Immanuel Kant, al quale viene contrapposta immediatamente l'arte della guerra di von Clausewitz.

Possiamo vedere i limiti della nostra civiltà, come l'imperialismo e il colonialismo, ma anche valutarne i meriti, oggi spesso negati: l'Europa è stata il terreno per l'esperimento più difficile della Storia: creare la democrazia liberale.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica