Onicomicosi, i rimedi per ritrovare la salute delle unghie

Questo disturbo molto più frequente di quanto si possa credere non deve mai essere sottovalutato.

Onicomicosi, i rimedi per ritrovare la salute delle unghie
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Con il termine onicomicosi si indica un'infezione delle unghie provocata da diversi microrganismi chiamati miceti, per la precisione funghi, muffe o lieviti. Questi, penetrando nello spazio che si trova tra la lamina e il letto ungueale di una o più unghie, scatenano il disturbo che è molto più comune di quanto si possa credere. Infatti, secondo l'Osservatorio nazionale sulle onicomicosi (ONO), in Italia colpisce il 16,1% della popolazione di età compresa tra i 45 e i 60 anni. La percentuale sale al 20,7% negli over 60. Ma quali sono i sintomi e in che modo è possibile intervenire? Scopriamolo insieme.

Le cause e i fattori di rischio dell'onicomicosi

Nella maggior parte dei casi a provocare l'onicomicosi sono i cosiddetti dermatofiti, ovvero funghi che in condizioni normali vivono a contatto con la pelle senza creare alcun problema. Tuttavia alcune situazioni (ad esempio un calo delle difese immunitarie) possono far sì che i microrganismi inizino a replicarsi in maniera incontrollata e, dunque, a dar vita all'infezione.

Tra i patogeni potenzialmente pericolosi ricordiamo la Candida, il Trichophyton, l'Epidermophyton e l'Aspergillus.

Quasi sempre sono le unghie dei piedi ad essere interessate dall'onicomicosi. Questo perché i dermatofiti si riproducono in ambienti caldo-umidi. Le estremità, soprattutto durante la stagione estiva, sudano con estrema facilità e quindi diventano il luogo ideale per lo sviluppo del disturbo.

Oltre alla sudorazione eccessiva, altri fattori di rischio includono l'uso prolungato di scarpe e calzini, la presenza di traumi pregressi dell'unghia, il diabete, alcune patologie della circolazione. Ancora l'invecchiamento e il contatto con superfici contaminate come quelle delle docce e degli spogliatoi delle piscine o dei centri benessere.

Tipologie di onicomicosi

A seconda di come i miceti proliferano nell'unghia, si distinguono tre forme di onicomicosi:

  1. Subungueale distale: è la tipologia più frequente. Parte e poi si estende dal margine libero dell'unghia che appare ispessita
  2. Subungueale prossimale: a livello della lunula l'unghia è presente un'area biancastra
  3. Superficiale bianca: sulla superficie della lamina ungueale si formano chiazze bianche opache. Inoltre la stessa superficie è irregolare e friabile.

I sintomi e le complicanze dell'onicomicosi

La manifestazione principale dell'onicomicosi è un cambiamento più o meno marcato dell'aspetto dell'unghia. In particolare essa diventa più fragile (le estremità sono spezzate o frastagliate), ispessita o deforme e sulla sua superficie compaiono macchie di colore bianco, giallastro e marrone. Inoltre si nota un accumulo di materiale cheratinico al di sotto della superficie dell'unghia.

L'onicomicosi non è un disturbo esclusivamente estetico e pertanto non deve essere sottovalutato. Qualora l'infezione progredisse, infatti, potrebbe generare cattivo odore e provocare il distacco dell'unghia. Nei casi più gravi, e soprattutto se il paziente è diabetico, la micosi potrebbe intaccare la cute del piede ed estendersi in altre zone del corpo.

Il trattamento dell'onicomicosi

La cura dell'onicomicosi non è semplice, basti solo pensare che le unghie dei piedi impiegano dai 9 ai 12 per rigenerarsi completamente. Il trattamento deve essere, dunque, tempestivo. Esso si basa sull'applicazione locale di antimicotici (amorolfina, bifonazolo, cicloprioxolamina) sotto forma di creme, lozioni, smalti medicati o sulla somministrazione degli stessi per via orale.

Solo nei casi più gravi lo specialista può decidere di intervenire chirurgicamente per rimuovere l'unghia. Dopo l'operazione, che ha una probabilità di successo superiore all'80%, si tratta direttamente il letto ungueale con i farmaci antimicotici locali.

Se l'onicomicosi è allo stadio iniziale, è possibile ricorrere ai rimedi naturali per scongiurare il propagarsi dell'infezione. Tra questi sono efficaci il tea tree oil, l'olio essenziale di lavanda e l'olio di Neem. Si applicano poche gocce direttamente sull'unghia ogni giorno. Una menzione speciale spetta al bicarbonato che, oltre ad essere aggiunto al pediluvio, può altresì essere utilizzato per praticare impacchi.

La prevenzione dell'onicomicosi

La prevenzione dell'onicomicosi è fondamentale e si basa sul rispetto di alcuni semplici accorgimenti:

  • Tenere le unghie corte e ben pulite
  • Lavare i piedi ogni giorno e asciugarli accuratamente
  • Cambiare quotidianamente le calze
  • Utilizzare spray o polveri antimicotiche per le scarpe
  • Non camminare scalzi in luoghi a rischio come piscine, saune, palestre e spogliatoi.

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