Leggi il settimanale

Estinto il reato di revenge porn per Leonardo La Russa: offerti 25 mila euro. Lei: "Farò appello"

Per la gip sono una "cifra congrua" per l'estinzione del reato di diffusione illecita di video intimi. Già archiviate le violenze sessuali. Condannato l'amico Tommaso Gilardoni

Estinto il reato di revenge porn per Leonardo La Russa: offerti 25 mila euro. Lei: "Farò appello"
00:00 00:00

Leonardo Apache La Russa è pronto a versare 25mila euro alla ragazza e il reato di revenge porn, per avere diffuso i video intimi di quella sera, verrà dichiarato estinto. L'accusa di violenza sessuale (la giovane lo aveva denunciato) è stata invece archiviata. La cifra proposta dal figlio del presidente del Senato è stata ritenuta congrua dalla gup e, quindi, è stata accolta la richiesta di accesso alla giustizia riparativa e l'iter processuale è stato così interrotto. La decisione ufficiale è arrivata questa tarda mattinata al settimo piano del Tribunale di Milano, da parte della giudice per le indagini preliminari Maria Beatrice Parati.

Secondo l'accusa, nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023 sarebbe stato girato un video con la giovane protagonista a sua insaputa e poi diffuso. Per questo La Russa Jr, insieme all'amico dj Tommaso Gilardoni - condannato invece a un anno di reclusione con rito abbreviato - era a processo per la "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti". Sempre stando alle parole dei pubblici ministeri Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro, Leonardo Apache avrebbe infatti prima girato (e dopo inviato) su WhatsApp a Gilardoni "un video destinato a rimanere privato" riguardante la ragazza. Anche il disk jockey, denunciato a sua volta dalla ventiduenne (all'epoca dei fatti), quella notte inviò un filmato dello stesso tenore a un amico, l'organizzatore della festa Eclipse al club Apophis di Milano: il video ritraeva la ragazza nel bagno della casa dei La Russa.

Per quanto riguarda la tranche sui presunti abusi si è proceduto perciò allo stralcio delle posizioni. Dalle due magistrate la richiesta di archiviazione sulle accuse di violenza sessuale è stata motivata col fatto che "non vi è la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà" della giovane donna nel "compiere gli atti sessuali". Nonostante la richiesta di archiviazione, le pm hanno stigmatizzato nel loro atto giudiziario la condotta di La Russa e dell'amico. "Comportamento certamente connotato da una profonda superficialità e volgarità – si legge nel decreto di archiviazione – nella modalità di concepire e trattare una ragazza, che viene passata da uno all’altro, con l’unica preoccupazione di farle lavare i denti tra i diversi atti sessuali".

Subito dopo l'udienza è intervenuto il legale di parte civile, Stefano Benvenuto, che ha riportato le parole della ragazza. "Sono contenta perché è stato riconosciuto il fatto e il reato", nel processo con condanna per revenge porn per Tommaso Gilardoni, "e sicuramente impugnerò il provvedimento sulla congruità" del risarcimento offerto da Leonardo Apache La Russa. La ragazza, assistita dal legale Stefano Benvenuto, non prenderà quei 25mila euro messi a disposizione da La Russa Jr e farà appello contro la sentenza della gup di Milano che oggi ha dichiarato estinto il reato a suo carico. "Udienza importantissima oggi - ha spiegato l'avvocato Benvenuto - È stato accertato il reato ai danni della mia assistita. Riteniamo non condivisibile, invece, il giudizio di congruità emesso dalla Giudice sulla somma offerta da La Russa Jr". L'Osservatorio civile, ha spiegato il legale, "che fissa i principi di liquidazione dei danni, indirizzati alle sedi civili e penali, quantifica per il reato di diffamazione a mezzo stampa anche importi superiori a 50mila euro".

Il legale, dunque, ha chiarito che la ragazza non toccherà quella somma e farà ricorso in appello. Nel processo abbreviato a Gilardoni la giudice ha riconosciuto come risarcimento alla giovane, parte civile, 7mila euro più le spese legali.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica