Ami la pasta? Ecco come evitare i picchi glicemici

La pasta è una fonte preziosa di energia e perciò, secondo la biochimica Jessie Inchauspé, non deve essere eliminata dalla dieta

Ami la pasta? Ecco come evitare i picchi glicemici
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La pasta, si sa, è il cibo più amato dagli italiani. Però bisogna stare attenti a consumarla perché, essendo un carboidrato, il rischio che provochi dei picchi glicemici è dietro l'angolo. Mangiarla in tranquillità è possibile grazie ai consigli della biochimica Jessie Inchauspé, meglio nota su Instagram come @glucosegoddes dove conta più di un milione di followers. Scopriamo insieme cosa ci suggerisce l'esperta di nutrizione.

Cosa sono i picchi glicemici

Prima di parlare dei picchi glicemici, è bene capire cos'è la glicemia. Si tratta della concentrazione di glucosio (zucchero) nel sangue. Ogni volta che mangiamo i suoi livelli aumentano poiché il cibo viene scomposto in sostanze semplici. Fra queste figura proprio il glucosio, il cui compito è quello di fornire energia e nutrimento ai tessuti.

I valori variano a seconda della quantità e della tipologia degli alimenti ingeriti, si parla quindi di curva glicemica. I picchi glicemici sono, dunque, degli aumenti repentini dei livelli di glucosio che, nella già citata curva glicemica, vengono rappresentati come l'altezza massima che essa può raggiungere. Si verificano soprattutto dopo pasti particolarmente ricchi di carboidrati semplici.

L'andamento della glicemia è regolato dal pancreas che secerne due ormoni appositi: l'insulina e il glucagone. Nel momento in cui la presenza dello zucchero è eccessiva, il pancreas produce molta insulina che elimina il glucosio dalla circolazione sanguigna e lo distribuisce ai tessuti. Quindi dopo un rapido aumento, si assiste altrettanto veloce crollo della glicemia. Questo è l'esempio di un picco glicemico.

Come si manifestano i picchi glicemici

I picchi glicemici hanno un impatto negativo per l'organismo perché, a lungo andare, possono favorire l'insorgenza del diabete e l'aumento del peso. Quando infatti la quantità di glucosio nelle cellule è eccessiva si assiste ad un suo accumulo in esse sotto forma di grasso. La sintomatologia dei picchi glicemici varia a seconda dell'intensità e generalmente include:

  • Intensa sensazione di sete
  • Stanchezza
  • Sonnolenza
  • Vista sfocata
  • Vertigini
  • Pelle secca
  • Tachicardia
  • Nausea
  • Irritabilità.

I picchi glicemici e la pasta

La pasta è un alimento molto ricco di carboidrati, ma allo stesso tempo è un'importante fonte di energia. Ecco perché è bene non escluderla dalla propria dieta. Secondo Inchauspé per evitare i picchi glicemici è bene mangiare un antipasto di verdure poco prima di consumare un piatto di pasta.

Le fibre contenuta nei vegetali, infatti, creano una rete protettiva nell'apparato digestivo e rallentano la velocità con cui il glucosio viene assorbito a livello ematico. Un pasto equilibrato contempla altresì l'aggiunta di una porzione di proteine (carne, pesce, uova, tofu).

I benefici delle fibre possono poi essere sfruttati scegliendo la pasta integrale e quella a base di lenticchie o di ceci.

Queste tipologie hanno anche un indice glicemico basso, a patto però che vengano cotte al dente. Infatti una cottura prolungata è in grado di provocare un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue.

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