
Possibile punto di svolta nella trattativa sui dazi tra Stati Uniti e Bruxelles. In un post su Truth Social, il presidente Donald Trump ha scritto di essere stato appena informato "che l'Unione Europea ha chiamato per stabilire rapidamente le date degli incontri. Questo è un evento positivo e spero che finalmente, come avevo chiesto anche alla Cina, aprano le nazioni europee al commercio con gli Stati Uniti d'America. Entrambi saranno molto felici e avranno successo se lo faranno".
"Sono estremamente soddisfatto dell'assegnazione del 50% di dazi all'Unione Europea, soprattutto perché i nostri negoziati con loro sono stati 'lenti' (per usare un eufemismo!)", ha scritto ancora Trump. "Ricordate, ho il potere di 'fissare un accordo' per il commercio con gli Stati Uniti se non riusciamo a trovare un accordo o se veniamo trattati ingiustamente". Le trattative tra le due sponde dell'Atlantico sembrano dunque aver imboccato una strada positiva, almeno per il momento. La distensione tra Bruxelles e Washington è arrivata dopo la decisione del presidente Usa di ripristinare la scadenza della sospensione delle tariffe al nove luglio, dopo aver annunciato a sorpresa una sua anticipazione al primo giugno.
Frutto di questo cambio di rotta della Casa Bianca è stata la costante azione diplomatica del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Donald Trump e Ursula von der Leyen hanno avuto una conversazione telefonica sulle negoziazioni commerciali in corso tra gli Stati Uniti e l'Unione europea. Un contatto sostenuto dagli sforzi diplomatici del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha lavorato instancabilmente dietro le quinte per promuovere il dialogo transatlantico e l'unità europea", si legge in una nota di Palazzo Chigi. "Anche in questa occasione il presidente del Consiglio ha confermato il ruolo dell'Italia quale ponte tra Washington e Bruxelles, grazie alle eccellenti relazioni con entrambi i leader. Uno sviluppo che dimostra ancora una volta la crescente influenza dell'Italia sullo scacchiere geopolitico".
Nei palazzi dell'Unione europea ora, come riferito da fonti comunitarie, vi è un certo ottimismo.
"Le parti hanno concordato di accelerare le negoziazioni commerciali, rimanendo in stretto contatto", ha fatto sapere il portavoce del presidente della Commissione. A Bruxelles, però, continuano a lavorare ad una lista di misure di ritorsione, nel caso in cui non si riesca a raggiungere un'intesa.