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Amazon fa pace con l'Unione Europea ed evita un'altra maxi multa Antitrust

Amazon decide di venire a patti con l'Unione europea e così risolve la disputa con l'Antitrust Ue sulla tutela dei dati dei venditori

Amazon fa pace con l'Unione Europea ed evita un'altra maxi multa Antitrust

Amazon decide di venire a patti con l'Unione europea e così risolve la disputa con l'Antitrust Ue sulla tutela dei dati dei venditori. Bruxelles ha infatti accettato gli impegni offerti dal colosso di Jeff Bezos (in foto) contro l'uso improprio dei dati aziendali non pubblici dei venditori indipendenti e per evitare possibili favoritismi per quei venditori che utilizzano i suoi servizi di logistica e consegne. L'accusa, infatti, era che Amazon sfruttasse tali informazioni per migliorare prezzo e caratteristiche dei propri prodotti, attuando una concorrenza sleale a danno dei clienti.

Amazon rimedia così all'avvio da parte di Bruxelles di due indagini formali nel 2019 e nel 2020. Nel mirino dell'Ue vi erano anche i criteri stabiliti da Amazon per selezionare il vincitore della Buy Box, l'offerta in vetrina per l'acquisto diretto dei prodotti sul portale, e spingere l'utilizzo del programma fedeltà Prime da parte dei venditori indipendenti. «Siamo lieti di aver trovato una soluzione alle richieste della Commissione europea e di avere chiuso questi casi. Pur continuando a non essere d'accordo con molte delle conclusioni preliminari» dell'Ue, «ci siamo impegnati in modo costruttivo per poter continuare a servire i clienti in tutta Europa e supportare le 225mila piccole e medie imprese europee che vendono attraverso i nostri negozi» sottolinea subito dopo la decisione dell'Antitrust Amazon in una nota.

Se il gruppo guidato da Bezos dovesse violare gli impegni, rischierebbe una sanzione fino al 10% del proprio fatturato annuo totale, o una penale del 5% al giorno del proprio fatturato giornaliero per ogni giorno di mancato rispetto.

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