
Nel quadro strategico attuale, il controllo dello spazio aereo rappresenta un elemento fondamentale per la proiezione di potenza e la tutela degli interessi nazionali e degli alleati. In questa direzione, il colosso Lockheed Martin, attraverso la sua divisione Skunk Works, ha recentemente presentato il Vectis, un velivolo collaborativo da combattimento (Collaborative Combat Aircraft – CCA) di quinta generazione, progettato per ridefinire i parametri di efficacia operativa, resilienza e versatilità nelle missioni aeree future. Questo sistema senza pilota integra tecnologie stealth di ultima generazione, architetture aperte e una progettazione modulare finalizzata a ottimizzare i tempi di sviluppo e contenere i costi, rispondendo alle esigenze dinamiche dei moderni teatri di conflitto.
Cosa sappiamo
Il drone è concepito per operare in sinergia con i velivoli di quinta generazione attualmente in servizio e con quelli di prossima generazione, diventando un elemento importante nella realizzazione della cosiddetta “Family of Systems”. Tale approccio, secondo gli esperti, consente un coordinamento avanzato tra piattaforme pilotate e non, massimizzando il dominio aereo grazie alla condivisione di dati e funzioni mission-critical. L’integrazione è facilitata dall’uso di sistemi di controllo comuni, come l’MDCX, che garantiscono interoperabilità a diversi livelli di comando e controllo, semplificando l’impiego dell’armamento in missioni combinate con assetti come l’F-35. Le capacità operative includono missioni di precision strike, intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), guerra elettronica e operazioni di contrasto offensive e difensive, con una connettività multi-dominio che ne estende l’efficacia nei principali scenari geopolitici, quali l’Indo-Pacifico, l’Europa e le aree di responsabilità del Comando Centrale Usa (Centecom).
Una tecnologia per la sopravvivenza e la sostenibilità economica
Come spiega l’azienda, il progetto Vectis si basa su decenni di esperienza nel settore stealth, adottando configurazioni aerodinamiche avanzate e materiali compositi ad alte prestazioni che riducono significativamente la firma radar e infrarossa. Queste caratteristiche conferiscono al velivolo un’elevata capacità di elusione e sopravvivenza in ambienti con minacce elettroniche e missilistiche. La produzione utilizza processi di ingegneria digitale e tecniche manifatturiere all’avanguardia, che consentono di contenere i costi e accelerare i tempi di realizzazione. Il sistema è concepito con un’architettura aperta, conforme alle Reference Architectures governative, per evitare dipendenze da singoli fornitori e garantire aggiornamenti e personalizzazioni future, in linea con le evoluzioni tecnologiche e operative.
Capacità e impieghi strategici
Il drone appartiene alla classe Group 5 degli aeromobili senza pilota, caratterizzata da un peso massimo al decollo superiore ai 600 kg e dalla capacità di operare ad altitudini superiori ai 5.500 metri. Le sue dimensioni si collocano tra quelle di un caccia F-16 e dei più piccoli droni missilistici Common Multi-Mission Truck (CMMT), conferendo al sistema notevole flessibilità d’impiego. Il design aerodinamico, con ali a lambda e assenza di impennaggi tradizionali, unito a prese d’aria superiori, testimonia un’attenzione particolare alla minimizzazione della rilevabilità radar. Il profilo operativo privilegia efficienza e durata in volo, con capacità di endurance e raggio d’azione calibrati per rispondere efficacemente alle esigenze operative dei principali teatri geostrategici globali, senza puntare alla supersonicità. Il velivolo è inoltre progettato per trasportare una varietà di carichi modulari, tra cui missili aria-aria e aria-terra, sensori avanzati e radar compatti.
Questo sistema, quindi, si configura come una soluzione innovativa e strategica nel panorama dei velivoli senza pilota, combinando tecnologie stealth avanzate con un’architettura che ne facilita gli aggiornamenti e le personalizzazioni future. La sua capacità di operare in sinergia con armi di quinta generazione e di adattarsi a molteplici teatri globali lo rende un elemento principale per garantire la superiorità aerea e la sicurezza nazionale.
In definitiva, le caratteristiche di design, la modularità dei carichi e l’efficienza operativa rappresentano un approccio moderno e sostenibile alla proiezione di potenza aerea, capace di rispondere efficacemente alle esigenze in continua evoluzione dei conflitti contemporanei, consolidando così il ruolo del drone come attore protagonista nelle strategie di difesa del futuro.