Valditara: "No al gender e all'indottrinamento a scuola. I femminicidi strumentalizzati"

Secondo il ministro dell'Istruzione e del Merito l'introduzione del consenso informato è stato necessario per "evitare ai bambini temi complessi potenzialmente disorientanti"

Valditara: "No al gender e all'indottrinamento a scuola. I femminicidi strumentalizzati"
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Giuseppe Valditara respinge le critiche delle opposizioni e ribadisce gli obiettivi delle nuove direttive sull'educazione sessuale a scuola. In un'intervista a La Stampa, il ministro dell'Istruzione e del Merito garantisce che la presenza di questo argomento nei programmi scolastici sarà garantita dalle nuove indicazioni nazionali, con un approccio che predilige la dimensione "biologica", ovvero lo studio delle differenze tra maschio e femmina, della riproduzione e della "necessità di conoscere i rischi derivanti dalle malattie sessualmente trasmissibili". Valditara sottolinea che nelle scuole primarie e secondarie il tema verrà affrontato soprattutto durante i corsi di scienze e resterà aperta agli istituti la possibilità di attivare corsi pomeridiani dedicati.

Per quanto riguarda l'introduzione del consenso informato, questa è motivata dalla volontà di "tutelare i minori da tematiche complesse e potenzialmente disorientanti" come quelle legate alle identità di genere. Ed è proprio in questo contesto che si erano scatenate feroci polemiche politiche dopo l'emendamento firmato dalla deputata della Lega, Giorgia Latini, approvato nei giorni scorsi durante l'esame del disegno di legge sul rapporto tra scuola e temi dell'affettività. "Non è facilmente comprensibile da un bimbo la teoria secondo cui accanto a un genere maschile e femminile ci sarebbero altre identità di genere che non sono né maschili né femminili". Ecco perché il ministro considera inopportuno che, prima dell’adolescenza, vengano realizzate attività "afferenti a concetti relativi alla fluidità di genere".

Alle critiche del centrosinistra secondo cui il governo Meloni vorrebbe vietare l'educazione sessuale a scuola, l'esponente dell'esecutivo ribatte che si tratta di "strumentalizzazioni infondate" anche perché il testo normativo è "chiarissimo". Per Valditara bisognerebbe semmai stoppare la politicizzazione di "un tema delicato e drammatico come quello dei femminicidi", proprio mentre il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha introdotto nelle scuole insegnamenti di "educazione alle relazioni e all'empatia" per garantire il coinvolgimento di docenti "nelle attività extracurricolari", escludendo così le "associazioni improvvisate retribuite a spese del contribuente che mirano ad indottrinare i giovani".

Un questionario inviato a tutte le scuole ha rilevato che "nove su dieci avevano avviato percorsi di educazione al rispetto verso la donna e di educazione alle relazioni" e che secondo i docenti "nel 70% dei casi si è registrato un cambiamento positivo nel comportamento dei ragazzi".

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