"Qualcuno vi ammazzerà". La Lega fa nomi e cognomi: chi sono gli odiatori social

Il Carroccio denuncia minacce e intimidazioni. I commenti choc contro chi non vota per i referendum ed esulta per il flop: "Vi auguro i proiettili nelle gambe". E c'è chi evoca Aldo Moro

"Qualcuno vi ammazzerà". La Lega fa nomi e cognomi: chi sono gli odiatori social
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Il clima politico contro il centrodestra diventa ogni giorno sempre più preoccupante. La matrice è evidente: puntualmente la sinistra accusa il governo di seminare intolleranza, ma i veri odiatori sono gli utenti rossi che infestano i social di minacce, intimidazioni e insulti. Una situazione che non può essere più sopportata, tanto che la Lega ha denunciato sui propri canali social alcuni commenti che inneggiano alla violenza presenti sulle pagine online. E lo ha fatto senza alcuna censura, lasciando visibili i nomi e i cognomi degli autori, per far capire chi si nasconde dietro la macchina dell'odio.

Il Carroccio ha postato solo una parte di messaggi che riceve ormai quotidianamente. L'utente sari.dem non ci gira attorno e va dritto al punto, lanciando un avvertimento che non lascia spazio a libere interpretazioni: "Vi state creando così tanto odio intorno che prima o poi qualcuno vi ammazza per davvero". Invece Nedox su X rilancia con livore le card social della Lega e di Forza Italia in cui i due partiti avevano augurato una buona giornata al mare nel giorno del referendum: "Penso genuinamente che dovremmo tornare a far trovare alcuni politici dentro ai bagagliai delle macchine". Un chiarissimo riferimento ad Aldo Moro, leader della Democrazia cristiana, rapito il 16 marzo 1978 dalle Brigate Rosse e poi ucciso; il suo corpo fu fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4 rossa.

Non la prende bene neanche marikacastagnetti, che non digerisce il disastroso risultato del referendum di Landini&Co e passa ad augurare una cattiva sorte a chi ha osato festeggiare per il mancato raggiungimento del quorum: "Gente che esulta per il fallimento di un Paese. Complimenti, siete riusciti a lobomotizzare un'intera Nazione, poveri che difendono ricchi. Vi auguro i proiettili nelle gambe". Un auspicio choc che si commenta da solo. Proprio come il vergognoso commento di Gloria, che si rivolge direttamente a chi non è andato a votare per i quesiti promossi dalla Cgil: "Spero vi venga una neoplasia". Ovvero una crescita anomala e incontrollata di cellule in un tessuto del corpo che potrebbe invadere altri tessuti e metastatizzare.

È questo il tenore delle reazioni che si trovano in Rete, in particolare sotto i post della Lega e in risposta ai contenuti pubblicati sui canali social del partito di Matteo Salvini. "Non solo insulti, ma anche esaltazione della violenza e richiami a periodi bui della nostra storia, quelli degli attentati e degli omicidi di matrice politica. Parole terribili e inaccettabili. Tutto questo in reazione a post, grafiche, video e meme. Creati da persone in carne e ossa", commenta il Carroccio. Secondo cui la polemica politica, anche accesa e provocatoria, non deve mai oltrepassare i confini della normale dialettica democratica: "Mai insulti, mai incitazioni alla violenza. E questo deve valere per tutti.

Per quanto possa fare meno notizia, augurare la morte violenta agli avversari – anche se sono leghisti, sovranisti, eccetera eccetera – non può e non deve essere normalizzato". Infine l'appello agli autori dei post agghiaccianti: "Avranno il pudore di cancellare o di chiedere scusa? Ora basta".

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