Stomatite, come combatterla con i rimedi naturali

La stomatite è un disturbo abbastanza diffuso, più frequente nelle donne e con un picco entro i 40 anni: le cause possono essere le più variegate, mentre alcuni sintomi possono essere controllati con utili rimedi naturali

Stomatite, come combatterla con i rimedi naturali

La stomatite è un disturbo molto comune: colpisce infatti il 25% della popolazione, in prevalenza donne, con un picco fra i 10 e i 40 anni. Si tratta di un'infiammazione acuta o cronica che interessa la cavità orale. Più nello specifico, la stomatite può localizzarsi sulla lingua, sulle labbra, sulle gengive, sul palato e all'interno delle guance. La caratteristica principale della problematica è senza dubbio il dolore, a cui si associano altre manifestazioni quali gonfiore, arrossamento e ulcere orali chiamate afte. Non mancano poi, soprattutto se si tratta di casi complessi, altre malattie associate, in primis la gengivite.

Esistono diverse forme di stomatite: da antibiotici, catarrale, ulcerosa, da fumo di sigaretta, erpetica, tossica, di Vincent e gangrenosa. Tuttavia, a essere più diffuse sono la stomatite aftosa ed erpetica e la cheilite angolare. Scopriamo insieme quali sono le cause e a quali rimedi naturali è possibile ricorrere.

Forme più comuni di stomatite

Stomatite

Come già anticipato, sono tre le forme più comuni di stomatite: aftosa, erpetica e cheilite angolare. Assai frequente tra i soggetti giovani (80% dei casi), la stomatite aftosa è caratterizzata dalla comparsa di afte, ovvero ulcere dolorose ma benigne, sulla mucosa di lingua, guance, labbra o faringe. L'avvento di queste ultime è preceduto dai cosiddetti sintomi prodromici. Uno o due giorni prima il paziente può infatti lamentare dolore e bruciore nel punto preciso in cui comparirà la lesione. Quest'ultima ha una durata variabile e generalmente scompare da sola nel giro di una-due settimane. Diverse le cause: indebolimento del sistema immunitario, virus e batteri, stress, allergie alimentari, assunzione di alcuni farmaci, presenza di malattie sistemiche. Ancora traumi alla bocca, familiarità e cattiva alimentazione.

La stomatite erpetica è una patologia virale che si sviluppa dopo aver contratto il virus Herpes simplex di tipo 1. Il contagio può avvenire in maniera diretta o indiretta, ad esempio attraverso i baci o con l'uso promiscuo di oggetti per la cura orale e personale. Generalmente il patogeno si contrae da bambini e la sua riattivazione in età adulta è favorita da alcuni fattori: indebolimento del sistema immunitario, forte stress fisico ed emotivo, esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti, uso di alcuni farmaci, fluttuazioni ormonali. Ne esistono di due tipi: primaria e secondaria. Il disturbo si manifesta con vescicole ripiene di un liquido sieroso associate a dolore e bruciore. In caso di stomatite erpetica primaria si avranno anche altri sintomi: febbre, mal di testa, gonfiore gengivale, brividi, linfonodi ingrossati, alitosi, perdita dell'appetito.

La cheilite angolare, chiamata in gergo boccarola, è una flogosi che si manifesta a livello delle commissure labiali, ossia ai due angoli della bocca. Qui sono presenti piccoli tagli simili a ragadi e la pelle adiacente è ricoperta da crosticine. La zona, inoltre, appare arrossata. Frequente il dolore, che si esacerba con i movimenti di apertura della bocca. Varie le cause: infezioni di natura batterica, micotica e virale, eccessiva salivazione, carenze nutrizionali, xerostomia, fumo di sigaretta, traumi, onicofagia. Ancora allergie, interventi chirurgici, neutropenia, ceretta troppo calda e cosmetici di scarsa qualità. Ai taglietti si possono associare sintomi quali prurito, edema, macerazione della cute e suppurazione.

Le cause della stomatite

Stomatite

Le cause della stomatite sono davvero numerose. Essa può essere la conseguenza di:

  • Infezioni virali: Herpes simplex, Herpes zoster, virus di Epstein-Barr, HIV, virus dell'influenza, Citomegalovirus, condilomi acuminati, virus della rosolia e della varicella;
  • Infezioni batteriche: tubercolosi, gonorrea, sifilide;
  • Infezioni fungine: candida, criptococcosi, blastomicosi;
  • Carenze nutrizionali: ferro, vitamina C, vitamina B3;
  • Malattie sistemiche: leucemia, diabete, immunodeficienza, celiachia, malattie infiammatorie intestinali, neutropenia, piastrinopenia, eritema multiforme;
  • Assunzione di farmaci: antibiotici, antinfiammatori non steroidei, anticonvulsivi, barbiturici, chemioterapici;
  • Allergie alimentari;
  • Scarsa igiene orale;
  • Sindrome della bocca urente;
  • Cancro della bocca;
  • Traumi;
  • Fumo di sigaretta;
  • Xerostomia;
  • Stati di ansia.

I sintomi e la diagnosi della stomatite

Il sintomo principale della stomatite è il dolore molto fastidioso. All'algia si associa poi arrossamento della mucosa orale, bruciore, insorgenza di afte, vescicole e pustole. Meno rare altre manifestazioni come alitosi, aumento della secrezione salivare, sanguinamento gengivale, febbre ed ingrossamento dei linfonodi posti al di sotto della mandibola. La durata del disturbo varia a seconda delle cause che lo ha scatenato tuttavia, in linea generale, le lesioni meno gravi si risolvono anche in maniera spontanea entro una o due settimane. Se i casi sono più complessi, invece, per la risoluzione della problematica è necessario almeno un mese.

La diagnosi della stomatite si basa su un'accurata anamnesi. Il medico passa poi all'esame obiettivo che prevede l'ispezione della cavità orale e la valutazione dello stato di salute generale del paziente: eventuale presenza di febbre, di perdita di peso o di diarrea cronica, tutti sintomi che rimandano alla presenza di una patologia sistemica. Possono poi essere necessarie indagini più specifiche che comprendono l'esecuzione di: analisi del sangue, coltura per la ricerca del virus Herpes simplex, biopsia delle lesioni, test sierologico per la sifilide e test di Tzanck, che consiste nell'analizzare al microscopio il materiale prelevato dal fondo di una vescicola.

I rimedi naturali per combattere la stomatite

Tè nero

La terapia tradizionale contro la stomatite varia a seconda della causa che l'ha scatenata. Possono quindi essere somministrati antibiotici, antivirali o antimicotici. In tutti i casi si rivelano utili gli antidolorifici e gli antisettici del cavo orale. Svolgono un'azione disinfettante anche i collutori con principi attivi specifici, dal desametasone alla clorexidina.

Fondamentale, poi, la prevenzione che prevede il rispetto di alcune semplici norme: curare meticolosamente l'igiene orale, mangiare frutta e verdura in abbondanza, ridurre il consumo di cibi piccanti e acidi, bere molto, gestire lo stress, non bere alcolici e non fumare. Previo consulto del medico è altresì possibile ricorrere ai rimedi naturali il cui scopo principale è quello di alleviare la sintomatologia:

  • Tè nero: l'acido tannico in esso presente ha proprietà antibatteriche e astringenti. Si applica una bustina umida e non bollente direttamente sulle vescicole;
  • Bicarbonato: è possibile fare sciacqui di acqua e bicarbonato più volte al giorno e sfruttare così le sue virtù antibatteriche e disinfettanti;
  • Olio essenziale di chiodi di garofano: contiene eugenolo, una sostanza disinfettante. Si versano poche gocce in un bicchiere di acqua bollita. La miscela va usata come collutorio;
  • Timo e salvia: per lenire il bruciore e l'arrossamento si possono effettuare sciacqui con l'infuso ricavato da queste due erbe;
  • Limone: dall'azione astringente e disinfettante, il succo è utilizzato per fare sciacqui due-tre volte al giorno;
  • Aloe vera: possiede proprietà antinfiammatorie e lenitive. Il gel va applicato direttamente sulle lesioni.

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