Houston - Un satellite cadrà sulla terra e alcuni frammenti potrebbero non disintegrarsi con l'ingresso nell'atmosfera e arrivare fino a noi. Non è la trama molto concisa di un fantascientifico di serie B ma una possibilità concreta. L'Upper Atmosphere Research Satellite, vecchio satellite da sette tonnellate, ormai inattivo dal 2005, era stato lanciato nel 1991 dalla NASA per studiare l'interazione tra l'atmosfera terrestre e il sole, dimostrando l'impatto dei cfc (derivati del metano e dell'etano) nell'apertura di buchi nella fascia di ozono. Venerdì l'UARS, questo l'acronimo del satellite, rientrerà dalla sua missione, cadendo sulla Terra. Una buona parte del satellite verrà distrutta prima dell'impatto, ma una ventina di detriti, secondo gli esperti, potrebbe raggiungere il suolo. Possibilità che comunque non desta particolari preoccupazioni. Il satellite dovrebbe infatti cadere in mare, in una posizione per ora non meglio precisata.
Il rientro del satellite, che al momento si trova in orbita a 250 chilometri di altezza, potrebbe interessare un'area di 800 miglia ma, assicurano dalla NASA, la possibilità che qualcuno (o qualcosa) venga colpito dai frammenti è praticamente nulla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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