Il 5 marzo del 1995, all'Olimpico, la squadra biancoceleste dilagò contro la Fiorentina di Toldo, Batistuta e Rui Costa: uno dei manifesti migliori della filosofia del tecnico boemo

Il 5 marzo del 1995, all'Olimpico, la squadra biancoceleste dilagò contro la Fiorentina di Toldo, Batistuta e Rui Costa: uno dei manifesti migliori della filosofia del tecnico boemo
Bastava un pareggio contro la Lazio al San Paolo, ma arrivò una vittoria: 33 anni fa esatti gli azzurri sollevarono il loro secondo titolo, nello stesso giorno possono alzare il terzo
Dietro ai risultati conseguiti da Vujadin c'era una gestione peculiare del rapporto con i giocatori: per eludere i suoi controlli serviva un'impresa
Il futuro ministro degli Esteri del governo Craxi ricorse ad un paio di astuti stratagemmi per scongiurare il passaggio dell’asso brasiliano all’Inter
Fu l’attaccante Miguel Angel Guerrero ad importarlo nel Belpaese: divenne marchio di fabbrica indelebile dei galletti pugliesi
Leader della Roma di Liedholm, coraggioso, inflessibile. Ma per questo anche incapace di accettare uno scorrere del tempo che lo consegnava ad una vita diversa
Domenico incarnava l’inventiva salita al potere, ma anche la sregolatezza connaturata al genio. Storia (breve) di un talento dilapidato
Nel 1984 il mitico "allenatore nel pallone", interpretato da Lino Banfi, vola in Brasile assieme all’improbabile mediatore sportivo Bergonzoni, ma l’assalto all’asso verdeoro finirà malissimo
Il centravanti argentino vestì due volte il rossoblu e sempre si trattò di una faccenda di passione pura, reti a bizzeffe e movenze regali
Centravanti di peso, ma anche svelto. Letale con entrambi i piedi e pure di testa. Sopra ogni cosa, una fabbrica ambulante di reti carioca