Fu l’attaccante Miguel Angel Guerrero ad importarlo nel Belpaese: divenne marchio di fabbrica indelebile dei galletti pugliesi

Fu l’attaccante Miguel Angel Guerrero ad importarlo nel Belpaese: divenne marchio di fabbrica indelebile dei galletti pugliesi
Leader della Roma di Liedholm, coraggioso, inflessibile. Ma per questo anche incapace di accettare uno scorrere del tempo che lo consegnava ad una vita diversa
Domenico incarnava l’inventiva salita al potere, ma anche la sregolatezza connaturata al genio. Storia (breve) di un talento dilapidato
Nel 1984 il mitico "allenatore nel pallone", interpretato da Lino Banfi, vola in Brasile assieme all’improbabile mediatore sportivo Bergonzoni, ma l’assalto all’asso verdeoro finirà malissimo
Il centravanti argentino vestì due volte il rossoblu e sempre si trattò di una faccenda di passione pura, reti a bizzeffe e movenze regali
Centravanti di peso, ma anche svelto. Letale con entrambi i piedi e pure di testa. Sopra ogni cosa, una fabbrica ambulante di reti carioca
Nel duemila l’ex capitano giallorosso si congedò con una partita d’addio nella sua Roma, ma alcuni tifosi rovinarono tutto
Nella stagione 1994/95, quella del primo scudetto bianconero dell’era Lippi, l’attaccante giustiziò la Vecchia Signora all’andata e soprattutto al ritorno: da allora il Toro non ha più vinto in casa della Juve
El Chino in prestito dall’Inter risollevò le sorti dei lagunari sfornando un quantitativo esagerato di assist e gol superbi
Oltre vent’anni fa Carletto impazzì letteralmente al gol del pareggio di Roberto Baggio: un gesto impulsivo, umano e iconico