Cronache

Anche la chiesa di San Benedetto Abate a Forlì è stata invasa dal fango dopo il passaggio dell'alluvione, ecco le immagini. (Alexander Jakhnagiev)

Le strade di Sant'Agata sul Santerno ricoperte di fango e polvere dopo il passaggio dell'alluvione che ha colpito violentemente la zona, nel ravennate. (Alexander Jakhnagiev)

Le immagini catastrofiche della città di Forlì dopo il passaggio dell'alluvione nei giorni scossi. In strada fango, auto abbandonate, cataste di mobili, libri e suppellettili ormai inutilizzabili dopo il passaggio della piena del fiume. (Alexander Jakhnagiev)

Campi, vigne e terreni allagati dopo il passaggio dell'alluvione che ha colpito violentemente la zona, nel ravennate. (Alexander Jakhnagiev)

Le strade di Lugo invase da elettrodomestici, mobili, libri e oggetti comuni bagnati dall'acqua dopo il passaggio dell'alluvione che ha colpito violentemente la zona. (Alexander Jakhnagiev)

Un cartello con scritto "Non siete soli, Bologna c'è" all'ingresso di Lugo per sostenere gli abitabti del paese in provincia di Ravenna, colpito dalla violenta alluvione dei giorni scorsi. (Alexander Jakhnagiev)

Le strade di Forlì piene di mobili, elettrodomestici, libri, abiti ricoperti dal fango e ormai inutilizzabili dopo il passaggio dell'alluvione nei giorni scorsi. (Alexander Jakhnagiev)

"L'emergenza non è ancora terminata, limitare gli spostamenti". Questo il messaggio sui cartelloni elettronici della comune di Forlì, città violentemente colpita dall'alluvione in Emilia-Romagna. (Alexander Jakhnagiev)

Un cartello con scritto "Forlì resiste", firmato Cgil, svetta sul tetto di un palazzo in centro nella città colpita violentemente dall'alluvione dei giorni scorsi. (Alexander Jakhnagiev)

"Utilizzando una terminologia moderna, di oggi, possiamo parlare di un Manzoni certamente “popolare”, ma non “populista”. Il legame controverso che Manzoni stabilisce tra potere e opinione pubblica, tra giustizia e sentimenti diffusi, ci induce a riflettere - sia pure in tempi incommensurabilmente distanti - sui pericoli che oggi corrono le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media, dell’accentramento dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi, della disinformazione organizzata e dei tentativi di sistematica manipolazione della realtà. E, anche, sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, di classi dirigenti di assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno tramite i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire, in tal modo, il futuro", (Alexander Jakhnagiev)