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“Come notò Sigmund Bauman, parlando dei totalitarismi del Novecento, le vittime di Hitler e di Stalin «furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società perfetta: […] un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale. Come quella delle erbe infestanti, la loro natura non poteva essere modificata. Esse non si prestavano per essere migliorate o rieducate. Dovevano essere eliminate…»”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle celebrazioni del Giorno della Memoria al Quirinale. (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella cita Bauman: Vittime di Hitler e Stalin non rientravano in progetto di "società perfetta"

"Tutti condividiamo le parole di Mattarella. Ho inviato un messaggio alle scuole italiane all'estero per ricordare quanto il tema dell'antisemitismo vada affrontato, perché esso può essere un seme che potrebbe portare a nuovi orrori come quelli del passato. Non deve accadere mai più, come ha detto il Presidente. Cacciare un giornalista da un'università perché è ebreo è incredibile: è successo a Roma e Napoli. Mi pare che così si facciano passi indietro e non avanti. Non si può accusare una persona di essere di un'altra religione e comunità. Troppi rigurgiti antisemiti in Europa che vanno combattuti" così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al margine dell'evento al Quirinale in occasione della Giornata della Memoria. (Alexander Jakhnagiev)

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Giornata Memoria, Tajani: "Troppi rigurgiti antisemiti in Europa, non deve accadere mai più"

Elly Schlein si è fatta venire l'idea di candidare Cecilia Sala a sindaco di Milano. Già ne abbiamo uno che, per le cavolate che ha fatto, non vediamo l'ora di levarci dai piedi. Adesso ci dovrebbero dare anche questa ragazza, senza meriti o garanzie. Pare che tutti si siano scordati che il sindaco è un mestiere importante, che bisogna saper fare

Vittorio Feltri
Caccia al peggior sindaco

"Auschwitz è il culmine di un sistema, punto d’approdo di un’ideologia barbara e disumana, l’ignobile frutto di un pensiero e di una mentalità piuttosto diffuse, che affondano le radici in secoli di pregiudizi, di razzismo, di antisemitismo, di paura del diverso, di rifiuto del dialogo, di teorie pseudoscientifiche di superiorità, di razza o di nazione, di filosofie ispirate alla violenza, alla sopraffazione, alla volontà di potenza e al dominio. Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla 'soluzione finale'". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione al Quirinale del Giorno della Memoria. (Alexander Jakhnagiev)

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Giorno Memoria, Mattarella: "Auschwitz simbolo incancellabile dell'abominio"

“La nostra Costituzione è nata – e vive – per cancellare i principi, le azioni, le parole d’ordine del cupo dominio nazifascista, di cui il sanguinoso conflitto mondiale e i campi di sterminio furono gli esiti crudeli e inevitabili. Al posto della discriminazione e della persecuzione, la Costituzione promuove l’eguaglianza e la giustizia. In luogo dell’oppressione, la libertà. Invece dell’indottrinamento e della propaganda che manipola la realtà sino alla menzogna, il confronto e il pluralismo”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria. (Alexander Jakhnagiev)

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Giorno Memoria, Mattarella: "Costituzione nata per cancellare nazifascismo"

“Eravamo incerti, non sapevamo cosa fare. Mio papà decise che saremo scappati in Svizzera. Si preparò. Ebbe un permesso. Mio nonno aveva il Parkinson e per metterlo in salvo provammo a scappare in Svizzera. Dopo una fuga ridicola, da borghesi piccoli piccoli, mai ci aspettavamo che gli svizzeri ci avrebbero respinto. Riaccompagnati alla frontiera siamo stati arrestati. Essere arrestati da italiani che erano disperati nell’arrestarci. Il giro delle prigioni, Varese, Como, San Vittore. Poi siamo stati chiamati uno per uno per nome e portati sotto la stazione. Poi con la violenza di tedeschi e fascisti, siamo stati caricati sui treni con carri bestiame. Il viaggio verso il campo di concentramento fu “una settimana strana. Quelli più fortunati pregarono. Io vengo da una famiglia più che laica, atea. Molti piangevano. Poi hanno smesso”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel corso del suo intervento alla cerimonia per il Giorno della Memoria al Quirinale. (Alexander Jakhnagiev)

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Liliana Segre: "Con violenza di tedeschi e fascisti fummo caricati sui treni con carri bestiame"
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