Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra in Quirinale Milan e Bologna, le due squadre finaliste della Coppa Italia, che lo omaggiano regalandogli delle maglie. / Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra in Quirinale Milan e Bologna, le due squadre finaliste della Coppa Italia, che lo omaggiano regalandogli delle maglie. / Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
"Il richiamo al rispetto reciproco tra calciatori, arbitri e squadre arricchisce il calcio e lo sport italiano e mostra il valore dei campioni come punti di riferimenti per ragazzi e ragazze" così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante l'incontro con le squadre finaliste di Coppa Italia al Quirinale. (Alexander Jakhnagiev)
"Vi è una comunità nel calcio che, attraverso anche le rivalità, le competizioni, gli incontri, anche qualche nervosismo, che si può verificare, è orientata a diffondere lo sport tra i nostri giovani. È importante il riferimento al rispetto per gli arbitri. Penso ai tornei giovanili in cui i giovani sono di grande correttezza, qualcuno degli adulti che assistono lo sono un po' meno" così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante l'incontro con le squadre finaliste di Coppa Italia al Quirinale. (Alexander Jakhnagiev)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra in Quirinale Milan e Bologna, le due squadre finaliste della Coppa Italia. Le immagini della stretta di mano tra Mattarella e Zlatan Ibrahimović./ Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
"È inutile fare i puri, in passato tutti hanno promosso l'astensione, anche a sinistra. Io comunque preferisco dire di andare a votare "no", Così Carlo Calenda sui referendum di giugno. (Alexander Jakhnagiev)
“Centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze nati o cresciuti in Italia, di persone socialmente radicate del nostro Paese, regolari che pagano le tasse, i contributi, non hanno precedenti reati, parlano l'italiano, sono cittadini di fatto ma non di diritto perchè c'è una legge ingiusta che il Parlamento discute di modificare da decenni ma non l'ha mai fatto. Oggi con il referendum dell'8 e del 9 giugno, votando sì, si può riformare questa legge ingiusta.” Così il segretario di + Europa Riccardo Magi. (Alexander Jakhnagiev)
"La maggioranza ha paura del voto dei cittadini e questo è vergognoso e imbarazzante. L'8 e 9 giugno con cinque sì può cambiare la vita di milioni di cittadini e loro lo sanno. Per questo non vogliono che persone siano informate, perché se vanno a votare crolla la loro propagando. Votiamo cinque sì per il lavoro e la cittadinanza" così il deputato Nicola Fratoianni di Avs. (Alexander Jakhnagiev)
Parlano di allarme fascismo, ma poi gli intolleranti sono loro. Si potrebbero dire tante cose, parlare di una sinista sempre più attenta ai diritti delle minoranze e sempre meno a quelli dei cittadini comuni. Una sinistra che ha perso contatto con il proprio elettorato ed è sempre più piegata su se stessa. Una sinistra che predica la tolleranza ma che poi non accetta alcuna opinione diversa dalla propria. Facciamo quindi parlare i fatti. Per come sono. Nudi e crudi.
Buttare in politica la Supercoppa europea di agosto? Lo ha fatto la sinistra, creando una polemica sul nulla. Scontentando tifosi e semplici cittadini
"Non posso fare a meno di osservare come oggi le relazioni europee e la percezione dell’equilibrio delle forze all’interno dell’Unione Europea siano profondamente cambiate rispetto a dieci anni fa. Un tempo, il Sud veniva considerato la fonte dei problemi dell’Unione. Oggi, invece, le economie meridionali crescono più rapidamente di molte di quelle settentrionali, dimostrando che i nostri governi hanno avuto il coraggio e la determinazione di attuare riforme ambiziose a beneficio dei cittadini. Questo ci consente non solo di superare le difficoltà del passato, ma anche di essere protagonisti nelle principali dinamiche dell’Unione Europea" così il primo ministro della Grecia Mitsotakis, durante la dichiarazione congiunta con la premier Melonia Villa Pamphilj. (Alexander Jakhnagiev)