Interni

"Lo scorso anno c'è stato lo stesso incontro in questo periodo a Palazzo Chigi, ma poi i morti sul lavoro sono aumentati. Le statistiche da inizio anno sono drammatiche. Il confronto comunque è stato positivo, attendiamo le proposte di legge concrete sull'argomento", così il Presidente di Confintesa Massimo Visconti dopo l'incontro con il Governo sulla sicurezza sul lavoro. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Morti su lavoro, Visconti (Confintesa): Confronto con Governo positivo, aspettiamo proposte concrete

La parità di genere tra uomo e donna passa anche per i capelli. È una questione politica, perché? Perché alla Camera dei Deputati stanno discutendo, dopo 80 anni di regime inalterato, di estendere il servizio di barberia anche alle deputate, oggi escluse.

Gabriele Barberis
I capelli delle deputate

"Il cinema è organo vitale delle nostre comunità. Nei suoi molteplici generi, ha contribuito a raccontare la nostra storia, a scriverla, a interpretarla. Con emozioni e immagini, con verità e fantasia, con i volti che sono impressi nella nostra memoria. Il cinema ha contribuito a formare l’identità degli italiani; ha aiutato a sviluppare una lingua comune, a far maturare una coscienza civica, e dunque a rafforzare le basi della nostra libertà e della nostra democrazia. A pochi giorni dall’ottantesimo della Liberazione torna alla mente “Roma città aperta”, capolavoro di Roberto Rossellini, che aprì la finestra su un’Italia che voleva ripartire. In quel 1945 le risorse erano scarse, il Paese da ricostruire. In quell’anno vennero prodotti soltanto 25 film. Ma il cinema ha subito ripreso a camminare velocemente insieme alla società. A camminare nella libertà. Presentando al mondo l’originalità e la creatività italiana. Nel 1965 “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica vinse il premio Oscar. Nel 1975 – 10 anni dopo - con “Amarcord” Federico Fellini si confermò maestro del cinema mondiale, rendendo universali volti e parole della sua Romagna. È istruttivo sfogliare le pagine del nostro cinema, decennio dopo decennio. I David di Donatello contengono tutte queste pagine. Sono parte della storia della Repubblica. Con i momenti più belli, con le difficoltà, con i sogni, con gli affanni". Lo ha detto Mattarella al Quirinale, in occasione della presentazione dei David di Donatello 2025. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: "Cinema strumento decisivo, alleato per affrontare il cambiamento"

"Il cinema è organo vitale delle nostre comunità. Nei suoi molteplici generi, ha contribuito a raccontare la nostra storia, a scriverla, a interpretarla. Con emozioni e immagini, con verità e fantasia, con i volti che sono impressi nella nostra memoria. Il cinema ha contribuito a formare l’identità degli italiani; ha aiutato a sviluppare una lingua comune, a far maturare una coscienza civica, e dunque a rafforzare le basi della nostra libertà e della nostra democrazia. A pochi giorni dall’ottantesimo della Liberazione torna alla mente “Roma città aperta”, capolavoro di Roberto Rossellini, che aprì la finestra su un’Italia che voleva ripartire. In quel 1945 le risorse erano scarse, il Paese da ricostruire. In quell’anno vennero prodotti soltanto 25 film. Ma il cinema ha subito ripreso a camminare velocemente insieme alla società. A camminare nella libertà. Presentando al mondo l’originalità e la creatività italiana. Nel 1965 “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica vinse il premio Oscar. Nel 1975 – 10 anni dopo - con “Amarcord” Federico Fellini si confermò maestro del cinema mondiale, rendendo universali volti e parole della sua Romagna. È istruttivo sfogliare le pagine del nostro cinema, decennio dopo decennio. I David di Donatello contengono tutte queste pagine. Sono parte della storia della Repubblica. Con i momenti più belli, con le difficoltà, con i sogni, con gli affanni". Lo ha detto Mattarella al Quirinale, in occasione della presentazione dei David di Donatello 2025. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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David Donatello 2025, Mattarella: "Cinema ha contribuito a formare identità degli italiani"

"Il cinema è organo vitale delle nostre comunità. Nei suoi molteplici generi, ha contribuito a raccontare la nostra storia, a scriverla, a interpretarla. Con emozioni e immagini, con verità e fantasia, con i volti che sono impressi nella nostra memoria. Il cinema ha contribuito a formare l’identità degli italiani; ha aiutato a sviluppare una lingua comune, a far maturare una coscienza civica, e dunque a rafforzare le basi della nostra libertà e della nostra democrazia. A pochi giorni dall’ottantesimo della Liberazione torna alla mente “Roma città aperta”, capolavoro di Roberto Rossellini, che aprì la finestra su un’Italia che voleva ripartire. In quel 1945 le risorse erano scarse, il Paese da ricostruire. In quell’anno vennero prodotti soltanto 25 film. Ma il cinema ha subito ripreso a camminare velocemente insieme alla società. A camminare nella libertà. Presentando al mondo l’originalità e la creatività italiana. Nel 1965 “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica vinse il premio Oscar. Nel 1975 – 10 anni dopo - con “Amarcord” Federico Fellini si confermò maestro del cinema mondiale, rendendo universali volti e parole della sua Romagna. È istruttivo sfogliare le pagine del nostro cinema, decennio dopo decennio. I David di Donatello contengono tutte queste pagine. Sono parte della storia della Repubblica. Con i momenti più belli, con le difficoltà, con i sogni, con gli affanni". Lo ha detto Mattarella al Quirinale, in occasione della presentazione dei David di Donatello 2025. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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David Donatello 2025, Mattarella: "Cinema organo vitale delle nostre comunità"

"È questo un incontro atteso e, per me, gradito. Un incontro che, in quest’anno, raggiunge il traguardo – come è stato ricordato – di settant'anni. Traguardo significativo. I premi David di Donatello rappresentano la festa del cinema italiano e il suo ideatore, Gian Luigi Rondi, volle incardinare, in questa giornata, la presentazione al Quirinale delle liste, delle rose dei finalisti. Era un modo per rimarcare ancor più il valore del cinema e l’attenzione necessaria delle istituzioni verso un settore di così grande rilievo per la cultura, la società, l’economia, e per la stessa immagine dell’Italia. Attenzione confermata – poc’anzi - dal ministro Giuli, che ringrazio". Lo ha detto Sergio Mattarella, alla presentazione dei candidati ai Premi "David di Donatello" per l'anno 2025. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "I premi David di Donatello rappresentano la festa del cinema italiano"

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presentazione dei candidati ai Premi "David di Donatello" per l'anno 2025. La cerimonia, condotta da Geppi Cucciari, è stata aperta dalla proiezione di un video realizzato da Rai Cultura a cui è seguito l’intervento di Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello. La lettura delle candidature ai Premi "David di Donatello" è stata intervallata dall’esecuzione di alcuni brani tratti da colonne sonore del cinema internazionale, eseguiti da Rita MarcoTulli, al pianoforte, e da Carla MarcoTulli, alla voce. Dopo l’intervento del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la conduttrice ha intervistato il vincitore del David alla carriera, Pupi Avati e il vincitore del Premio Cinecittà David 70, Giuseppe Tornatore. La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica. Erano presenti i candidati ai Premi, il Presidente dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), Francesco Giambrone, il Presidente dell'Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali (ANICA), Alessandro Usai, esponenti della cultura, dello spettacolo e dell'industria cinematografica. Prima dell’inizio della cerimonia, la Presidente Detassis ha consegnato al Capo dello Stato il premio David Speciale 70. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella riceve al Quirinale i candidati ai David di Donatello 2025
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