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Nel corso degli Stati Generali della Natalità, la ministra alla Natalità Roccella è stata contestata da un gruppo di manifestanti presenti in sala. La ministra ha provato, poi, a prendere la parola: “Non so se posso intervenire, ci provo, vediamo”, ma i manifestanti hanno risposto con cori “Vergogna”. La ministra si è poi rassegnata, ritornando al suo posto sul palco: “No, non posso intervenire”. (Alexander Jakhnagiev)

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Roccella contestata agli Stati Generali della Natalità: "Non mi fanno parlare"

Nel corso degli Stati Generali della Natalità, alcuni manifestanti hanno contestato la ministra Roccella sul tema dell’aborto e della natalità. Una volta salita sul palco, una rappresentante ha letto le motivazioni a supporto della protesta: “Parole d’ordine di piazze e cortei sono state quest’anno ‘Educazione sesso affettiva e al consenso”, a carattere transfemminista. Parole però che non solo non hanno avuto ascolto da nessun ministro, ma che volgono a una repressione: ‘Sui nostri corpi decidiamo noi’. L’attuale Governo decide di convocare questo convegno dopo aver scelto costantemente il silenzio come unica risposta a un intero anno di lotte, un intero anno di richieste portate ai nostri istituti e di fronte al ministero stesso con l’obiettivo di ottenere un nuovo genere di scuola e di educazione”, ha spiegato. “La reale motivazione celata dietro la triade ‘Dio, Patria e famiglia’ consiste nella produzione di un nuovo capitale umano per l’alimentazione del sistema capitalistico. È completamente assente un supporto effettivo da parte dell’attuale Governo. Il diritto all’aborto oggi in Italia è sempre più a rischio, minato da proposte legislative e restrittive”, ha aggiunto. (Alexander Jakhnagiev)

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Discorso dei manifestanti agli Stati Generali della Natalità: "Diritto all'aborto a rischio"

Poco dopo l’ingresso sul palco della ministra alla Natalità Roccella, in occasione degli Stati Generali della Natalità, la stessa Roccella è stata contestata da alcuni manifestanti in sala: fischi provenienti dalla platea e il coro “Sul mio corpo decido io”. Roccella ha risposto: “Noi siamo d’accordo, nessuno ha detto che sul corpo delle donne deve decidere qualcun altro. È per questo che siamo qui: che le donne non decidono sul loro corpo, non decidono fino in fondo, se vogliono avere figli”. I manifestanti hanno risposto con cori “Vergogna”. / YouTube (Alexander Jakhnagiev)

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Roccella contestata agli Stati Generali della Natalità, fischi e cori "Vergogna"

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