Tennis

Un Sinner 17enne si racconta: dagli inizi alle prime vittorie, con una forza e determinazione evidente già da allora. "Il mio papà mi ha dato per la prima volta la racchetta in mano poi a 14 anni ho deciso di diventare il professionista, è nata un po' così poi sono andato a Bordighera e ora mi alleno tutti i giorni", ha detto in un'intervista di sei anni fa. Da allora tanto è cambiato, la storia di un regalo prezioso che ha dato il via alla carriera del campione, primo vincitore di Wimbledon italiano. "La strada è ancora lunga - ha detto - la vita da discoteca? Non mi piace neanche, piuttosto preferisco bere una CocaCola", ha raccontato ridendo

Ansa
Sinner a 17 anni: "Papà mi ha dato per la prima volta la racchetta in mano"

La tifoseria antigovernativa si è scatenata chiedendo perché la premier o il ministro dello Sport non fossero presenti alla finale di Wimbledon quando, sull'altro fronte, c'era il re di Spagna. Giù la maschera

Luigi Mascheroni
Giù la maschera - Dov'eravate?

Mentre siamo alle prese con dossier complicati come dazi e guerra in Ucraina, la polemica dell'estate è sulle istituzioni assenti a Wimbledon. Ma c'è un non detto che nessuno mette sul tavolo

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - Se Sinner e il ministro sono ugualmente stanchi

Una giornata memorabile per Jannik Sinner, che ora punta a vincere il torneo. Il campione italiano ha trionfato in tre set e ora tutti aspettano il match contro Alcaraz, una possibile rivincita dopo la sconfitta subita a Parigi

Marco Lombardo
Finisce l'epoca dei "big three", inizia quella di Sinner

A Wimbledon sta spopolando il termine "Pumpaj", la traduzione in lingua serba dell'espressione inglese "Pump it Up" in inglese, associato a un balletto che Nole Djokovic mostra al termine delle sue partite vittoriose. Alla fine dell'ultima partita vinta dal campione, contro il connazionale Kecmanovic, le telecamere di Wimbledon hanno inquadrato la figlia Tara, 8 anni, che in tribuna compiva gli stessi gesti del padre. È stato Djokovic a raccontare che quel balletto è un gioco che fa spesso con i propri figli. E che ora è diventato virale sui social e sui campi verdi del circolo londinese.

LaPresse
Djokovic e il balletto con la figlia Tara

È finita purtroppo male la finale del Roland Garros per Jannik Sinner, ma quante emozioni in 5 ore e 29 minuti di una finale bellissima, di una partita giocata ad altissimo livello sia da Jannik che da Carlos Alcaraz che ha vinto poi dominando il super tie-break finale e quello a 10 punti quando la partita era già stata vinta, persa, vinta, persa dai due un sacco di volte

Marco Lombardo
Alcaraz batte Sinner nella finale più lunga della storia del Roland Garros

Il punto sul torneo parigino. Passo in avanti per Musetti, che supera in tre set il colombiano Galan. Il carrarino, in ottimo stato di forma, ora non si può più nascondere. Convincente anche la vittoria di Jasmine, che ha sconfitto in due set l'australiana Tomljanovic

Marco Lombardo
Bene Musetti e Paolini al Roland Garros: l'Italia batte la Francia

Nell'esordio al Roland Garros vittoria in tre set per Jannik Sinner contro il francese Arthur Rinderknech. Tutto liscio per i primi due set, qualche problemino nel terzo. Il primo match degli Slam non è mai facile. Ma l'esordio ha messo benzina nella gambe del campione altoatesino. Prossimo turno contro l'idolo locale, il francese Richard Gasquet

Marco Lombardo
Sinner, qualche problemino al terzo set, ora trova l'idolo francese

Non si può essere contenti di una sconfitta, però ci sono sconfitte che sono diverse dalle altre. È quella di Jannik Sinner nella finale degli Internazionali d'Italia contro Carlos Alcaraz, perché ci insegna molte cose, soprattutto in prospettiva del Roland Garros e quindi di Parigi

Marco Lombardo
Cosa ci insegna la sconfitta di Jannik Sinner

Jannik Sinner ha regalato una racchetta da tennis al Papa. Il campione aveva la sua e anche una pallina e ha chiesto a Leone: "Vuole giocare?". Il Papa gli ha mostrato la sala con lampade e altra mobilia e ridendo ha risposto: "Lasciamo stare, qui meglio di no". Leone ha anche aggiunto ridendo: "A Wimbledon mi lascerebbero...", intendendo che sul famoso campo britannico lo avrebbero fatto giocare con la nuova racchetta. (NPK) Fonte: Vatican Media

Ansa
Sinner in visita da Papa Leone XIV
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