Un triangolo amoroso che sa anche essere ironico, per non dire grottesco. Abituati come siamo a un cinema da frullatore, dove tutto viene buttato alla rinfusa, un tanto al chilo, ritrovarsi con dialoghi mai banali, che pescano dal cinema di Fassbinder e dalla miglior commedia francese, è un piacere. A Ira Sachs «piace vincere facile», verrebbe da dire, parafrasando la famosa pubblicità, ritrovandosi tra le mani tre fuoriclasse
