
Il relatore del ddl, Roberto Centaro (Pdl), vuole ritirare l'emendamento che aggrava le pene per i giornalisti che pubblicano atti di cui sia vietata per legge la pubblicazione
Il premier, intervistato da Vespa nel suo ultimo libro: "Per l’opinione pubblica è chiaro che questi casi non hanno nulla a che vedere né con l’attività di governo né col partito. Una cosa è certa: il Pdl non ha mai ricevuto finanziamenti illeciti". Poi su Verdini: "Gli confermo la fiducia come coordinatore"
La paziente, una donna di 44 anni, era stata ricoverata al San Paolo la notte di capodanno di 5 anni fa per una frattura all'osso della faccia. L'accusa: «I dottori agirono con negligenza»

"Esiste uno strapotere del Pm che è necessario riequilibrare". Il gip Clementina Forleo è d'accordo col Guardasigilli Alfano di separare le carriere e auspica "tempi brevi" per la riforma della giustizia
Giorgio Napolitano in occasione della festa della Polizia penitenziaria: "Sono ineludibili gli interventi che consentano di superare le criticità del sistema carcerario". Ma il Guardasigilli assicura: "Il piano del governo contro il sovraffollamento va avanti"
Emesso un’ordine di custodia cautelare nei confronti del senatore Vincenzo Nespoli per concorso in bancarotta fraudolenta e reimpiego di denaro di provenienza illecita. Al senatore Pdl è stato riconosciuto il beneficio dei domiciliari
Nel pc sequestrato all’imprenditore c’era la lista segreta di tutti i lavori e gli affari svolti per conto di politici, giornalisti e funzionari pubblici: leggi i nomi. Mancino: "Da Anemone non mai ricevuto regali". E Bertolaso: "Tutto pagato regolarmente". La politica si divideCicchitto: "Un massacro". Ma Bersani: "Andare fino in fondo"
Presentato dal Pdl un dddl costituzionale recante disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato. Anche la Lega Nord ha deciso di sottoscrivere
Il figlio dell'ex sindaco di Palermo: "Non ho mai sentito dire da mio padre che Berlusconi avesse frequentazioni con mafiosi. Lui ha sempre detto che certa gente si era accreditata con la forza alla sua corte per poterne poi condizionare le scelte"
I verbali di Riadh Nasri, uno dei tunisini accusati di terrorismo e giunti a Milano nel novembre scorso dopo una lunga detenzione nella base americana a Cuba: «Picchiati per sapere se eravamo di Al Qaida»
