
Nel 2009 il pil registra una flessione del 4,8% e una contrazione dei consumi dell’1,9%. Contiunua, quindi il trend intrapreso nel 2008: giù i consumi delle famiglie con una accentuata flessione per automobili, elettrodomestici e alimentari. Ma è boom nella telefonia (+15,5%)
Inaspettati i dati positivi dei leoni dell'economia europea. Francia e Germania escono dalla "zona rossa" della recessione. Il pil di entrambi i Paesi registra una crescita dello 0,3%. La Bce frena: "Resta ancora l'incertezza". L’Italia segna -0,5% su trimestre e -6% su anno
Quinto calo consecutivo, il peggior dato dall'inizio delle serie storiche dell'Istat (1980). Il dato acquisito per l'anno in corso scende al -5,1%. Ma i secondi tre mesi danno qualche speranza: calo ridotto al -0,5%. Il superindice Ocse: "Segni di ripresa già a giugno"
Nel secondo trimestre 2009 il pil Usa registra una contrazione dell’1%, dopo il -5,5% del primo trimestre. Sebbene il dato sia migliore rispetto alle previsioni di una flessione dell’1,5%, la contrazione segna comunque il record negativo dal 1947. In Italia inflazione azzerata
L'Isae vede una chiusura d'anno in forte ribasso: pil italiano -5,3%. Tuttavia, le indicazioni congiunturali segnalano che la fase peggiore del ciclo è stata superata. A preoccupare la disoccupazione: bruciati 300mila posti
Dpef approvato dal Cdm. Prevista una contrazione del pil del 5,2%. Ripresa dello 0,5% nel 2010 e del 2% negli anni 2011-2013. Il documento: "Resta l’incertezza sulle prospettive economiche, ma si attenuano le spinte recessive". Disoccupazione quasi al 9%
Presentato il documento di programmazione economica e finanziaria. Il pil a -5,2% nel 2009. La crisi mostra segni di attenuazione: i tecnici del Tesoro ipotizzano la ripresa dal 2010. Il deficit pubblico si attesta al 5,3% per poi scendere al 5% nel 2010
Secondo la stima dell'Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici Ania sui dati Istat-Aci i danni alle persone «valgono» 15,6 miliardi tra danni morali, biologici e costi sanitari. Tra quelli materiali (per 14,8 miliardi) pesa la voce «costi amministrativi»

L'andamento del deficit - rivela l'Istat - risente di un calo del 2,8% nelle entrate totali a fronte di un aumento del 4,6% nelle spese totali. Pdl: "Il governo ha gestito bene un anno duro". Pd: "Dati allarmanti"
Nel 2008 l’Italia è rimasta alle spalle della Spagna in termini di pil pro capite espresso in standard di potere d’acquisto piazzandosi solo al 13° posto nella graduatoria dei Paesi Ue. Draghi: "Il pil, se non continua a cadere, alla fine di quest’anno sarà sceso del 5% circa. Consumi e lavoro essenziali per la ripresa"