I partiti si muovono dietro la concordia raggiunta: come in passato possono nascere nuovi soggetti. L'appello del premier ai ministri: comunicazione sobria

I partiti si muovono dietro la concordia raggiunta: come in passato possono nascere nuovi soggetti. L'appello del premier ai ministri: comunicazione sobria
L'ultimo viaggio verso casa di Mario Draghi, per mettersi in ghingheri prima di andare a sciogliere la riserva al Quirinale, è stato da cardiopalma.
Draghi ieri in via Nazionale. Il dirigente Panetta: "Io ministro? No, no, voglio restare dove sono."
L'anima degli ex Pci non digerisce la deicsione del leader leghista e scatena l'ira dei compagni di partito: "Vogliamo inimicarci Mattarella?". Zingaretti, tenuto all'oscuro, è costretto a smentire.
Ore 11,30, sullo scalone che porta al salone della Lupa a Montecitorio, trasformato in quel momento in una sorta di Checkpoint Charlie, cioè il passaggio che divideva in due Berlino ai tempi del Muro
A metà mattinata, Matteo Renzi, il personaggio che ha mostrato di possedere doti profetiche più di qualsiasi altro protagonista della politica italiana, recita il suo vaticinio. "Ormai è fatta"
In quel vespaio che è la politica romana bisogna proprio sudarsela
Veleni. Se c'è un ingrediente che non è mancato in queste settimane è l'arsenico dei Palazzi, Roma si è trasformata in Bisanzio
E spuntano delle mail che coinvolgono Casalino per alcuni servizi contro Matteo confezionati dalla Rai
Il pressing di Conte e Casalino. E Renzi si spinge: sogno un governo Cartabina-Draghi con l'astensione leghista