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Gian Maria De Francesco

Foto profilo di Gian Maria De Francesco

Barese, classe 1973, laurea in Filosofia e specializzazione in Giornalismo all’Università Luiss di Roma. Mi occupo dei maggiori avvenimenti economico-finanziari da oltre vent’anni. Ho scritto un libro nel 2019 intitolato «Tassopoly: dall’Irpef alla pornotax, il folle gioco delle tasse». Ho tre grandi passioni: la famiglia, il Bari e il Brit-pop.

Sul blog "Tocqueville.it" cresce la protesta per la candidatura della sindacalista Ugl: "Con lei governatrice vincere non avrà senso". L'aspirante presidente del Lazio: "Liberista mai". Elettori sul piede di guerra

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Liberali del Pdl contro la Polverini

Il premier: "La riforma tributaria è la prima emergenza che affronteremo". L’obiettivo è lo stesso del ’94: abbassare le tasse semplificando l’Irpef. Tremonti al lavoro: "Servono grande prudenza e grande consenso". Dieci riforme "low cost" per modernizzare l'Italia

Gian Maria De Francesco
Il piano di Berlusconi: due aliquote secche

Dietrofront di Gianfranco: i suoi non sono abbastanza per fare un gruppo autonomo Così arriva l’ok alla Santanchè sottosegretario e il rinvio della legge sulla cittadinanza. Intanto "Farepassato" vuol far tacere chi critica Fini

Gian Maria De Francesco
Fini, i conti non tornano: blitz? Meglio la tregua

Il patrimonio immobiliare di An confluirà in una fondazione: come fece l’Idv. Intanto ai partiti arriva il "regalino" annuale dei rimborsi elettorali: 121 milioni per le Politiche 2008, un euro per elettore a chi supera l'1%

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Fini fa sparire le case come Di Pietro

Sono passati appena tre anni da quando il presidente della Camera si scagliava contro la proposta di cittadinanza lampo agli stranieri. E diffondeva volantini per sostenere che "cinque anni sono troppo pochi". Maroni: "L'Italia minacciata dal terrorismo in franchising"

Gian Maria De Francesco
Quando Fini voleva cacciare gli immigrati

I Democratici accusano Berlusconi di non rispettare le regole, ma in Puglia per candidare Emiliano sono pronti a modificare la legge regionale. Del resto, lo statuto è stato sempre stravolto per mantenere privilegi e le primarie si fanno solo se conviene

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Il Pd s’inventa  
il partito dall’etica 
ad personam
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