Sembrano parenti stretti, ma non lo sono. Entrambi i termini si riferiscono al denaro, ma le loro derivazioni sono completamente diverse.
Sembrano parenti stretti, ma non lo sono. Entrambi i termini si riferiscono al denaro, ma le loro derivazioni sono completamente diverse.
Il Dir dà una definizione quasi dinamica: “Schizzo proiettato su abiti o scarpe da un veicolo di passaggio”. Il Tommaseo riscontra nella parola qualcosa di onomatopeico: “Il suono dice lo schizzare di liquido e l’appiccicarsi”
Lavoratori pronti a incrociare le braccia contro l'Europa che impone di cambiare datore di lavoro (e retribuzioni)
L’aspetto più curioso della parola curiosità è il fatto che essa derivi dal latino cura, intesa come premura, sollecitudine. Il curioso è innanzitutto chi si cura di qualcosa; solo dopo questa definizione di base, il significato si spinge a chi vuol sapere, indagare, conoscere, e curiosità è la qualità di chi o di ciò che è curioso
Indolente, pigro, poltrone, tardo, lento, fannullone, svogliato, scansafatiche. Ma anche bugiardo, falso, mentitore
Parola che riserva delle sorprese. Per la definizione, prendiamo a prestito quella gustosa, ottocentesca, del Pianigiani: “Insidia di varie maniere per prendere bestie selvatiche e specialmente per mezzo di un buco fatto in terra, ricoperto di rami o di una bascula” (tipo di bilancia o meccanismo a cerniere)
È una parola che, denominando - secondo le varie definizioni - “la femmina del maiale, del porco, del bestiame porcino, della bestia porcina”, ha finito per sprofondare nella volgarità