Rosario Salvatore Aitala, esperienza trentennale in diritto e fenomeni criminali, è giudice della Corte penale internazionale dal 2018. Ha lavorato al dossier ucraino ed è finito nella lista dei ricercati del Cremlino
Rosario Salvatore Aitala, esperienza trentennale in diritto e fenomeni criminali, è giudice della Corte penale internazionale dal 2018. Ha lavorato al dossier ucraino ed è finito nella lista dei ricercati del Cremlino
Il Comitato investigativo russo ha annunciato di aver incriminato in contumacia il procuratore della Corte penale internazionale dell'Aia Karim Khan e il giudice italiano della stessa Corte Salvatore Aitala
Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha parlato di una "nube radioattiva" provocata dalla "distruzione" delle munizioni con uranio impoverito fornite dall'Occidente all'Ucraina. Le autorità ucraine smentiscono
La legge prevede inoltre che si potranno svolgere elezioni o referendum nelle regioni occupate solo col consenso del ministero della Difesa di Mosca o dell'Fsb
In un comunicato diffuso dal Cremlino in occasione della Giornata della Salvezza e della Liberazione Vladimir Putin ha spiegato che i militari russi impegnati in Ucraina stanno combattendo contro "i seguaci diretti del nazismo"
In Russia un deputato della Duma di stato della Yakutia ha proposto di inviare cani randagi sul fronte ucraino per supportare l'esercito in azioni quali sminamento e soccorso dei feriti
Il ministero degli Esteri finlandese ha denunciato che la Russia ha congelato i conti bancari delle rappresentanze finlandesi. Helsinki ammette: "La situazione è grave"
Robert Shonov, funzionario del consolato Usa a Vladivostok fino al 2020, è stato arrestato dal servizio di sicurezza federale della Federazione russa, l'Fsb, con l'accusa di spionaggio. Rischia 8 anni di carcere
Nel documento dell'Fsb si fa presente che svolgere indagini senza avallo giuridico limita il diritto costituzionale, ma se ne chiede comunque l'approvazione per velocizzare il lavoro degli agenti
Un'esplosione avvenuta nel centro di Lugansk ha coinvolto Igor Kornet, capo ad interim del ministero degli Interni di Lugansk. Per i media di Kiev ci sarebbe la mano degli 007 ucraini