Le parole più belle

L'alluvione in Romagna, Miss Italia e Chiara Ferragni: le 12 parole del 2023

Un anno di artificiale poco intelligente, alluvione in Romagna, Miss Italia e il saluto di un poeta a Silvio Berlusconi: ecco le parole più belle dell'anno

L'alluvione in Romagna, Miss Italia e Chiara Ferragni: le 12 parole del 2023

Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web, di seguito 12 notizie scelte fra le più cliccate dell'anno, viste attraverso una lente diversa.

Un anno di artificiale poco intelligente

Il 2023 è stato l'anno dell'esplosione della cosiddetta “intelligenza artificiale”. I progressi nel calcolo sono incredibili, quello che può fare questo enorme calcolatore si allarga sempre. Ma è davvero intelligente? Ha senso parlare di “intelligenza” nei confronti di qualcosa che aggiunge solo quantità, e non qualità, a quello che fa una semplice calcolatrice? Chi ha iniziato a usarla ha già trovato la risposta.

Alluvione in Romagna

L'acqua ha fatto un brutto scherzo alla terra romagnola, ne è scesa più di quanta potesse accoglierne e così è arrivato il tempo della distruzione e poi quello del fango. Così tanti angeli hanno lasciato piume su quei territori fangosi, in una reazione angelica che ha incantato l'Italia. Ma i danni sono stati terribili e ancora oggi le ferite pulsano dolorosamente.

Il Premio Strega e la morte della letteratura italiana

Nel 2023 il Premio Strega è stato assegnato ad Ada D'Adamo, ma è stato assegnato postumo, perché Ada D'Adamo prima della premiazione è morta, ma anche da morta era di certo più viva della letteratura italiana, confinata da lontana e dimenticata colonia dell'impero capitalista su isole tematiche che non le sono proprie, incastrata in un meccanismo editoriale divenuto oramai mercato al pari di quello dei bulloni, resa schiava degli alambicchi mediatici che hanno trasformato la letteratura in un orpello finale da vendere a gente fidelizzata su altri strumenti, dilaniata dalla mentalità pontificia dello scambio di favori, nessuna vittoria poteva essere più simbolica nell'immancabile sincerità che l'arte porta con sé.

Miss Italia è donna

In quest'era finale dell'Occidente smarrito diventano grandi scoop notizie ovvie, come “miss Italia è donna”, e quest'anno è Francesca Bergesio, e bisogna pure elogiare la patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani perché ribadire una cosa ovvia come “a un concorso di Miss partecipano donne” oggi richiede una gran dose di coraggio e infatti quando lo ha detto subito non sono mancate le polemiche, alcuni transgender sono insorti, come al solito. E infatti il corrispettivo di Miss Italia in Olanda l'ha vinto un uomo. Sarebbe bellissima una società che vive in pace intorno alla verità di se stessa, in cui serenamente le donne partecipano ai concorsi di bellezza per donne e i transgender ai concorsi di bellezza per trangender e gli uomini stanno a guardare doppiamente compiaciuti, ma sembra chiedere troppo.

Ei fu, il saluto di un poeta a Silvio Berlusconi

Ei fu, se n'è andato, se ne vanno tutti, ce ne andiamo tutti, qualcuno lo ha amato qualcuno lo ha odiato, è stato lo specchio su cui ciascuno ha visto riflesso un pezzetto di sé, proprio come sulle sue tanto discusse e tanto guardate televisioni, c'eravamo noi con i nostri desideri e i nostri sogni, non sarà facile dimenticarlo, potente patriarca, mancherà a tutti, soprattutto a chi non lo ammetterà, non c'è stata persona più italiana di lui, buon proseguimento, Presidente Berlusconi.

Israele: oggi più che mai serve memoria

Sarebbe così bello sognare la pace, ma ora c'è l'aria truce della guerra e non c'è una guerra fra Hamas e Israele, c'è una guerra fra angeli e demoni. Entrambi albergano in ogni schieramento, entrambi albergano in ciascuno di noi, ma la quantità di barbarie demoniaca che Hamas ha incarnato rende chiunque oggi sostenga questa organizzazione terroristica nelle piazze o sui social un sostenitore delle forze demoniache. Non si cancella il sangue dei bambini decapitati, né si recupera la dignità di corpi stuprati, esposti e bruciati, chi ha memoria sa già come questa storia va a finire, ogni giorno sia giorno della memoria.

Il mondo (editoriale) al contrario

Il 2023 è stato l'anno del pamphlet del Generale Vannacci, che ha conquistato le classifiche di Amazon. Da scrittore non sono entrato nel merito, ma non mi meraviglia che il libro più venduto non avesse un editore (ora lo ha trovato, al Cerchio di Rimini), ma è un libro autopubblicato e questo la dice lunga sul sistema editoriale italiano, che ha pubblicato libri ben peggiori, militarmente occupato com'è dagli inquisitori del pensiero unico e incapace di intercettare prodotti editoriali che non si facciano propaganda della nuova ideologia. Ricordiamocelo quando dobbiamo scegliere un libro da leggere, o magari da regalare a un ragazzo in cerca di senso per la vita

Michela Murgia è morta

Michela Murgia se n'è andata, credo di non essere stato d'accordo con lei in neppure una delle esternazioni pubbliche che ha fatto negli anni, appartenevamo a mondi ideali molto lontani e rappresentava una buona parte di ciò contro cui combatto, eppure pensando che il proseguimento del percorso tracciato da lei potrebbe essere una qualche influencer conformista che non si depila e recita come un mantra rosari di "catcalling", forse oggi arrivo a dire che alla fine Michela Murgia ci mancherà.

Da Lepanto a Casarini

Se l'istituzione che per prima dovrebbe confortare i cristiani nella fede crea invece i suoi nuovi eroi in personaggi come Casarini, non ci si può meravigliare se i cristiani perdono la fede e le generazioni perdono la retta via. Lo scandalo è stato molto grande. Sembra lontana la memoria di Pio V, che salvò l'Europa con la battaglia di Lepanto, oggi la chiesa ha scelto il cammino dell'autodistruzione e l'alleanza con i poteri che lottano perché avvenga. Si direbbe insomma che avesse ragione Paolo VI quando si accorse che il fumo di satana era già entrato nelle stanze della chiesa. Oggi restano solo braci spente.

Almeno Sinner ci fa sperare

Ma qualche santo da venerare ce lo canonizza ancora lo sport. Arrivato al quarto posto nella classifica ATP, Jannik Sinner è diventato il primo tennista italiano a pareggiare i record con lo sfolgorante Panatta degli anni '70. E ha appena 22 anni. Nella cornice di un'Italia che sta lottando per ritrovare la speranza perduta e una visione di luce sul futuro, le sue vittorie sono le vittorie di un intero popolo. Vai Jannik, non ti fermare, siamo tutti con te!

Giorgia Meloni torna single

È sempre triste quando i denti della dimensione pubblica azzannano la delicatezza di quella privata, c'è sempre tanto dolore dietro a ogni rottura dell'armonia familiare. Inutile commentare ciò che è successo, ci penseranno tutti gli altri. Forse più luminoso è invece sottolineare che nel 2023 il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata apertamente single.

Basta parlare di Chiara Ferragni

Vorrei non dover parlare di Chiara Ferragni, ma sembra che tutti lo stiano facendo, sia pure per infamarla per le vicende dei panettoni e della beneficenza, e così eccomi costretto a scrivere il suo nome, il suo “brand”. E così lei ha vinto ancora. Infatti la tuta che indossava nel suo video di “scuse” ha venduto come non mai. Non mi meraviglia lei, nel suo incarnare lo spirito più totalizzante del capitalismo senza freni, anima dedita al danaro, ma chi ancora oggi le dà un qualunque tipo di credito su qualcosa che non sia "come fare i soldi". L'ignoranza è la causa di ogni potere.

Ma forse anche quello della Ferragni stavolta ha subito un duro colpo.

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