Interni

"Errore da matita blu". Calderoli smonta il "galletto" Macron

Il ministro per gli Affari regionali risponde alle accuse di Macron: "Ha il complesso del primo della classe"

"Errore da matita blu". Calderoli smonta il "galletto" Macron

Emmanuel Macron non è nuovo a gaffe diplomatiche più o meno volute nei confronti dell’Italia e del nostro governo. La scelta del numero dell’Eliseo di escludere l’esecutivo Meloni dal summit di Parigi con Volodymyr Zelensky, oltre ad essere irrispettosa, è sbagliata sul piano politico europeo. Il presidente del Consiglio italiano ha già bollato come “inopportuna” la decisione del presidente francese e gli esponenti del suo esecutivo le vanno dietro. Il ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli, tiene il punto e, incalzato da Repubblica, definisce la scelta di Macron “un errore da matita blu”.

L'attacco di Calderoli

Dalla crisi diplomatica tra Italia e Francia, a ben vedere, a uscirne peggio è quasi sicuramente la Francia. La scelta di Emmanuel Macron di colpire Giorgia Meloni, dettata da debolezze in politica interna, è da cinque sul registro. Fuor di metafora, la posizione dell’inquilino dell’Eliseo è indifendibile e anche il ministro Calderoli ne è convinto: “Ha mancato di rispetto non solo a Meloni ma ad altri 25 leader. Ha guardato al proprio pollaio, ovvero all’immagine interna, non ha mostrato visione europea”. Una decisone, tra l’altro, che si inserisce nel quadro di un vertice europeo straordinario, al quale Zelensky ha partecipato. Insomma, un momento perfetto per mostrare unità d’intenti tra i Ventisette e non il contrario.

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha definito il presidente francese “egoista e spocchioso”. Calderoli, anche lui leghista, segue a ruota il pensiero del segretario:“Sottoscrivo e aggiungo che ha il complesso del primo della classe. Il galletto è il simbolo della Francia no? Quello che Macron non ha capito è che l’Italia è la cerniera dell’Europa”.

La giustificazione di Macron

Se da una parte il governo Meloni, e i suoi ministri, rispondo a tono, dall’altra parte dello scacchiere Macron cerca di evitare o rimandare al mittente la questione. Le giustificazioni del presidente francese, raggiunto dai cronisti al margine del summit europeo, suonano come alibi:“La Germania e la Francia – spiega il numero uno dell’Eliseo – hanno un ruolo particolare, da otto anni, sull’Ucraina, e penso che stia anche a Zelensky scegliere il formato che vuole”. Un modo per isolare l’Italia rafforzando l’asse franco-tedesco o, ancora peggio, accusare il presidente ucraino di aver avuto un ruolo centrale nella vicenda.

Di isolamento, Roberto Calderoli, non ne vuole sentir parlare e sull’asse Francia-Germania il ministro è tranchant: “Se il risultato ottenuto è la guerra, c’è poco da vantarsi.“Se continuano così – aggiunge – Francia e Germania si emarginano con supponenza”.

La replica di Meloni

Giorgia Meloni, attraverso un messaggio inviato a Vittorio Sgarbi, ha voluto fare chiarezza sul ruolo di Zelensky. Sgarbi, ospite a Stasera Italia, ha letto in diretta tv il messaggio del primo ministro italiano: “Non è assolutamente vero che sia stato Zelensky a decidere il formato. È stato Macron, me lo ha detto Zelensky”.

Parole nette che, se da un lato ridimensionano il ruolo del presidente ucraino, dall’altro smentiscono la ricostruzione dell’Eliseo. Il ministro Calderoli, forte delle parole del suo presidente, si affida alla logica per smontare le accuse della Francia: “Mi sembra che sia stato Macron a fare gli inviti per la cena dell’Eliseo”

Commenti