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"Triste propaganda". Ma la sinistra dimentica le sue passerelle

Il fronte rosso va all'attacco per il Consiglio dei ministri che si terrà a Cutro: "Fa ridere, è un'operazione di immagine". A sinistra non si accontentano mai e dimenticano le loro passerelle

"Triste propaganda". Ma la sinistra dimentica le sue passerelle
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Un tic, un vizio, una reazione isterica, una contrazione nervosa. Chiamatelo come volete. Sta di fatto che quella della sinistra è una vera e propria mania, un'ossessione che forse meriterebbe di essere attenzionata maggiormente dagli esperti per studiarla a fondo e provare a carpire dei rimedi efficaci. La sindrome del "non è mai abbastanza" si manifesta in maniera puntuale e con gli stessi sintomi: si chiede di agire in un modo e, di fronte alla realizzazione di tale gesto, si gioca sempre al rialzo finendo per non accontentarsi mai.

Il delirio della sinistra su Meloni

L'ultimo delirio rosso si è consumato in seguito alla tragedia del naufragio dei migranti al largo delle coste calabresi. Non solo sono state avanzate accuse choc contro il governo come se fosse il responsabile del dramma, ma fin da subito hanno frignato per l'assenza di Giorgia Meloni sul luogo della disgrazia. Forse a sinistra non sapevano che il presidente del Consiglio era impegnato in appuntamenti internazionali (dall'India agli Emirati Arabi) che hanno consentito all'Italia di portare a casa importanti risultati.

Probabilmente gli esponenti rossi erano rimasti vittime di un colpo di sonno. Sì, perché il governo immediatamente ha palesato il proprio cordoglio per le vittime in mare: il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi si è già recato proprio a Cutro per portare vicinanza ai superstiti e alle vittime a nome suo e del governo.

Giovedì si terrà il Consiglio dei ministri a Cutro, da intendersi non solo come un semplice gesto simbolico ma come testimonianza dell'effettiva volontà del governo di dare battaglia ai trafficanti di esseri umani e all'immigrazione irregolare. Un'ottima notizia per la sinistra, che in teoria dovrebbe rallegrarsi. Ma ecco che invece piovono dichiarazioni che confermano la patologia del "non è mai abbastanza".

Per Paola De Micheli, deputata del Partito democratico, l'operazione del Cdm nel Comune calabrese "è una scandalosa e triste operazione di immagine". Le ha fatto eco Angelo Bonelli di Europa Verde, secondo cui tenere il Consiglio dei ministri a Cutro "non è altro che triste propaganda da parte di chi ha approvato leggi che ostacolano i soccorsi". Addirittura è stato rispolverato Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace: "Mi viene da ridere, non ho reticenza a dirlo".

L'ossessione fascismo

Il modus operandi rosso non sorprende: il copione è identico a quello adottato per il presunto allarme fascismo. Da tempo hanno chiesto a Giorgia Meloni di pronunciarsi chiaramente anti-fascista e di giurare fedeltà alla Costituzione. Cosa che ha già fatto in occasione del giuramento per l'insediamento del governo. Così come si era già espressa chiaramente per prendere le distanze dai regimi totalitari: "Non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso".

Ha preso una posizione nettissima sull'orrore della Shoah bollandola come "l'abisso dell'umanità, un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l'infamia delle leggi razziali del 1938". Il 16 ottobre, per il rastrellamento del Ghetto di Roma, ha parlato di "vile e disumana deportazione di ebrei romani per mano della furia nazifascista" che ha rappresentato una giornata "tragica, buia e insanabile". Il risultato? Nonostante tutto ciò al presidente del Consiglio viene ancora chiesto di dichiararsi anti-fascista dalla sinistra con la puzza sotto il naso.

Quelle passerelle rosse...

A far sorridere è anche il classico doppiopesismo rosso. Con quale coraggio si parla di propaganda e operazione di immagine dopo che, in questi anni, a prendersi la scena sono stati diversi fautori della sinistra che in pompa magna non hanno pensato due volte nel percorrere le loro passerelle? Gli esempi sono svariati. Se ne potrebbe parlare all'infinito ma basta citarne solamente un paio assai significativi.

Quello emblematico se lo aggiudica Aboubakar Soumahoro, che il 6 novembre 2022 è salito sulla nave Humanity 1 per dare solidarietà ai migranti e scagliarsi contro la linea del governo. Per non parlare della recente sfilata anti-fascista a Firenze, sposata da Giuseppe Conte ed Elly Schlein, in seguito alla rissa avvenuta davanti al liceo Michelangiolo. Si grida all'allarme fascismo (immaginario) ma davanti alle minacce e alla violenza anarchica a metterci la faccia è il governo.

La sinistra continua ad agire in nome di una presunta superiorità morale che non le appartiene.

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