Spesa consapevole: cosa mettere nel carrello a sessant'anni

Via libera a frutta, verdura e ortaggi di stagione. Meglio limitare, invece, l'acquisto di prodotti confezionati o precotti. Le regole per una spesa consapevole

Spesa consapevole: cosa mettere nel carrello a sessant'anni

Quando si fa la spesa non sempre si hanno le idee molto chiare sui prodotti da acquistare. Talvolta ci si ritrova a percorrere freneticamente le corsie del supermercato finendo - quasi sempre - per mettere nel carrello merce a caso. Il risultato? Un conto salatissimo, una marea di cose inutili e alimenti poco salutari.

Eppure basta solo qualche accorgimento per fare acquisti - in questo caso parliamo di generi alimentari - in maniera critica e responsabile. Non solo in termini di sostenibilità ambientale ma anche, e soprattutto, per la propria salute.

Cos'è la spesa consapevole

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Mettiamo subito le cose in chiaro: non è né una questione di dieta né di gusti. Anzi. Il concetto di "spesa consapevole", che non interessa solo la generazione degli "anta", include qualunque tipo di regime dietistico. Ci sono due parametri di riferimento: il primo riguarda la sostenibilità dei prodotti; il secondo la qualità degli alimenti.

La sostenibilità non implica necessariamente l'acquisto di frutta e verdura a chilometro zero. Certo, sarebbe la condizione ottimale poter comprare direttamente dal produttore ma non sempre si dispone del tempo necessario per fare tappa in tutte le botteghe e negozietti di paese. E allora non resta che informarsi e affidarsi al buon senso.

Bisognerebbe lasciar perdere, ad esempio, i prodotti fuori stagione. Nella maggior parte dei casi si tratta di alimenti coltivati in serra riscaldata (quelle in cui la temperatura è 'forzata' per anticipare i tempi di raccolta) e, per giunta, venduti a caro prezzo. Lo stesso si dica per pesce e carne che hanno anch'essi una propria stagionalità. Questo non vuol dire che alcuni animali, in determinati periodi dell'anno, non siano presenti in natura. Si tratta di un concetto che riguarda la riproduzione e l'impatto sull'ecosistema. Dunque perché acquistare le fragole a febbraio o la ricciola ad agosto?

Quanto alla qualità degli alimenti, specie per quelli preincartati o confezionati, è molto importante orientarsi tenendo conto informazioni riportate in etichetta. Anzitutto bisogna controllare il luogo di provenienza e quello di lavorazione del prodotto. Poi occorre verificare le modalità di conservazione, la presenza di eventuali additivi chimici, correttori di acidità, solfiti (nel caso dei vini) e infine la data di scadenza. Sembra difficile ma non lo è affatto.

Le regole per una buona spesa

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Per poter scegliere in modo critico i prodotti da inserire nel proprio carrello può essere utile un brevissimo vademecum. Più che regole vere e proprie, si tratta di indicazioni generiche su come organizzare la spesa in modo da evitare sprechi e l'acquisto di alimenti poco salutari.

In primis bisogna stilare un piano settimanale (oppure mensile) prefissando un budget da destinare unicamente all'acquisto di generi alimentari. Potrà sembrar banale ma, in realtà, la pianificazione aiuta a fare delle valutazioni accorte sugli eventuali acquisti.

Poi può essere utile una lista dei prodotti da comperare distinguendo tra quelli che sono indispensabili e i restanti altri. Ciò non vuol dire "criminalizzare" snack, dolciumi e bevande ma semplicemente limitare il consumo di junk food (cibo spazzatura) minimizzando in modo considerevole i costi.

Infine, bisognerebbe rifuggire da spot televisivi e sponsorizzazioni varie sui social: possono indurre all'acquisto compulsivo. Lo stesso si dica anche per i volantini promozionali dei supermercati che pubblicizzano offerte e 3x2 a caratteri cubitali. Il più delle volte si finisce per comprare merce di cui non si ha realmente bisogno (come i würstel o i pacchi di merendine, ad esempio).

Se si ha poco tempo a disposizione, una valida opzione può essere la spesa online. Ormai sono davvero tantissimi i punti vendita che dispongono di app e servizi su internet. In questo modo non solo si eviteranno interminabili file alle casse ma si potranno razionalizzare gli acquisti.

I prodotti da acquistare a 60 anni

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Ma veniamo al dunque: quali sono i prodotti da mettere nel carrello a 60 anni? A scanso di equivoci, occorre precisare che non esiste un tipo di spesa destinata al target dei sessantenni o, al contrario, una ideale per gli under 18. Tuttavia è pur vero che, superata la soglia degli "anta", cambia il fabbisogno nutrizionale e talvolta anche la percezione dei sapori.

Per potersi orientare in modo critico tra i prodotti che invadono gli scaffali dei supermercati può essere utile attenersi alla cosiddetta piramide alimentare. Si tratta di un grafico che illustra quali sono le pietanze da consumare con maggior frequenza e quelle invece da limitare nel contesto di una dieta sana ed equilibrata. Alla base della piramide sono collocati gli alimenti ricchi di fibre mentre al vertice ci sono - ahinoi - dolci e snack.

Dunque, quando si fa la spesa, bisogna anzitutto provvedere all'approvvigionamento di frutta, verdura e ortaggi (possibilmente freschi e di stagione). Dopodiché bisogna assicurarsi una fonte di proteine e, quindi, carne (meglio quelli bianche), uova (da allevamento biologico o all'aperto) e pesce (quello azzurro è un toccasana per la salute).

Vi sono poi legumi e cereali che, nelle giuste proporzioni, si sostituiscono a carboidrati e a una modesta percentuale di quota proteica. In tal caso è meglio acquistare quelli "secchi" anche se i legumi in barattolo non sono da demonizzare purché a ridotto contenuto di sale.

Quanto alla pasta bisognerebbe variare la tipologia. Dunque non solo quelle di semola o grano duro ma anche farro, avena, segale e, più in generale, cereali. Occhio, però, all'indice glicemico riportato nella tabella nutrizionale sul retro dell'incarto.

Lo stesso discorso vale per il pane e i derivati (padine, crakers, ...). Quello confezionato - o peggio ancora precotto - solitamente è ricco di zuccheri, sale e grassi animali che, seppur utile alla conservazione del prodotto, di certo non è consigliabile. Chiaramente non bisogna bandirli dalla spesa ma solo limitarne l'acquisto.

Infine, un appunto sui prodotti destinati agli over. Il riferimento è a tutte quelle bevande, yogurt o latte, addizionati di vitamine, minerali e altre sostanze sponsorizzate con slogan accattivanti ("calcio plus" oppure "rafforza le ossa").

È bene ricordare che esiste un disciplinare ben preciso al tal riguardo e che non bisogna abusarne. Per il resto basta affidarsi al buon senso e consultare il medico, tenendo conto che una spesa consapevole aiuta a restare in forma e salute.

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