Presenti (e assenti) alla Messa di intronizzazione del Papa

Attese oltre 150 delegazioni a Piazza San Pietro. Confermata la presenza del presidente ucraino Zelensky. Ma spiccano importanti assenze, dagli Usa alla Francia

Presenti (e assenti) alla Messa di intronizzazione del Papa
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A Piazza San Pietro è tutto pronto: oltre 250mila fedeli abbracceranno Papa Leone XIV, che oggi inizia ufficialmente il suo Pontificato. C'è grande attesa per il suo discorso "programmatico" in occasione della Messa di intronizzazione, la cerimonia che dà il via al ministero petrino del Santo Padre. Roma sarà di nuovo Caput Mundi, con oltre 150 delegazione da tutto il mondo che prenderanno posto a destra del sagrato guardando la basilica. Diversi i leader globali che hanno risposto presente all'appuntamento, ma non passano inosservate alcune assenze importanti.

A rappresentare l'Italia sono il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A loro si aggiungono i presidenti del Senato e della Camera, Ignazio La Russa e Lorenza Fontana, e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Presente anche il presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Amoroso.

Tra i grandi assenti spicca Donald Trump, impegnato nelle sue tappe in Medio Oriente. Per gli Stati Uniti ci sono il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio (che ieri ha incontrato il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, il segretario per i Rapporti con gli Stati, l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, e il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi). L'Unione europea è rappresentata dal presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e dal presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola.

Ad assistere alla celebrazione anche molti capi di Stato e di governo, tra cui il neo cancelliere tedesco Friedrich Merz (che proprio ieri è stato ricevuto da Giorgia Meloni), quello dell'Austria Christian Stocker, il premier dell'Olanda Dick Schoof e di Malta Robert Abela. Non c'è invece Emmanuel Macron: la delegazione della Francia è guidata dal premier François Bayrou e - tra gli altri - dal ministro dell'Istruzione Elisabeth Borne. Stesso discorso per il premier britannico Keir Starmer, assente: per il Regno Unito ci sono il principe Edoardo, il vicepremier Angela Rayner e il ministro degli Esteri David Lammy. Dalla lista ufficiale delle delegazioni emerge la presenza del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, accompagnato dalla moglie Olena Zelenska. Confermate le presenze del premier canadese Mark Carney, del presidente israeliano Isaac Herzog e del presidente libanese Joseph Aoun. Assente il presidente argentino Javier Milei, impegnato nella tornata elettorale amministrativa a Buenos Aires.

Niente da fare per Xi Jinping, presidente della Repubblica popolare cinese: al suo posto c'è l'ex vicepresidente Chen Chin-Jen. Ovviamente non c'è Vladimir Putin: la Russia è rappresentata dal ministro della Cultura Olga Liubimova e dall'assistente Rustam Abiev.

Attesi i Reali di Spagna, Felipe e Letizia; Filippo e Matilde del Belgio; Alberto e Charlene di Monaco; Maxima d'Olanda. Per la casa reale svedese c'è l'erede al trono Victoria. Invece Marina Doria, vedova di Vittorio Emanuele di Savoia, non può partecipare.

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