Ilda Boccassini

La nostra giornalista Anna Maria Greco denudata e perquisita: il blitz in casa e in redazione per un articolo sulla Boccassini

Alessandro Sallusti
IL BRACCIO VIOLENTO DEI MAGISTRATI

Dal dossier inesistente sulla Marcegaglia al caso Telekom Serbia i cronisti di questo quotidiano sempre nel mirino dei pm. Ma le Procure non toccano chi vìola il segreto istruttorio delle indagini che riguardano il presidente del Consiglio

Gian Marco Chiocci
Noi del Giornale i più perseguitati d'Italia

Dure le reazioni della politica alle perquisizioni ordinate dai pm romani nella redazione romana del nostro quotidiano e nell'abitazione privata della nostra giornalista (leggi la cronaca). Indignazione anche da sinistra. Severe critiche da Merlo (Pd) e Giulietti (Articolo 21). Nucara parla di "stato di polizia". L'ordine dei giornalisti del Lazio: "Un provvedimento che sa di censura". SONDAGGIO E' ammissibile che in democrazia i pm facciano perquisire la redazione di un giornale? VOTA

Redazione
"STATO DI POLIZIA, CENSURA"

A disporre le perquisizioni il pm di Roma Silvia Sereni. Il reato sarebbe abuso d'ufficio. Ma l'articolo pubblicato (leggi qui) conteneva solo sentenze pubbliche del Csm. Indagato per abuso d'ufficio il consigliere di Palazzo dei Marescialli Brigandì, sigilli al suo ufficio. Il direttore Sallusti: "La perquisizione non solo è un atto intimidatorio, ma una vera e propria aggressione alla persona e alla libertà di stampa". Il Cdr denuncia: "Aggressione pervicace e violenta". Pochi mesi fa le altre perquisizioni per l'affaire Marcegaglia. Il mondo politico condanna e per una volta anche il Pd sta con noi

Redazione
La vendetta dei pm sul Giornale 
Noi perquisiti, pure il Pd s'indigna

Caso Ruby, così Sgarbi immagina l'interrogatorio tra la pm e il presidente del Consiglio. Lei: "Avete avuto rapporti sessuali a pagamento?". Il premier: "Non l'ho toccata, era alta 15 centimetri più di me..."

Vittorio Sgarbi
Colloquio immaginario tra Boccassini e premier

Ieri Ilda Boccassini, procuratore aggiunto e capo della distrettuale antimafia, ha denunciato le connivenze degli imprenditori lombardi con le cosche. Oggi il sindaco replica

Luca Fazzo
Moratti: "Più poteri contro le cosche"
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