Il cantante Lucio Corsi riceve il premio Mia Martini al 75° festival di Sanremo con la canzone “Volevo essere un duro”. (Alexander Jakhnagiev)
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Il cantante Lucio Corsi riceve il premio Mia Martini al 75° festival di Sanremo con la canzone “Volevo essere un duro”. (Alexander Jakhnagiev)
Il cantante Lucio Corsi riceve il premio Mia Martini al 75° festival di Sanremo con la canzone “Volevo essere un duro”. (Alexander Jakhnagiev)
Il cantante Simone Cristicchi riceve il premio Lucio Dalla al 75° festival di Sanremo con la canzone “Quando sarai piccola”. (Alexander Jakhnagiev)
“Anche mio padre portava fuori I cani ieri notte. […] I miei erano felicissimi, mia nonna era felicissima. Io li ringrazio, mi hanno passato cose importanti nel corso degli anni”. Così il cantante Lucio Corsi, secondo classificato del 75° Festival di Sanremo con la canzone “Volevo essere un duro”. (Alexander Jakhnagiev)
“I primi a sapere della vincita sono stati i miei genitori, mio padre era fuori con i cani. […]. Mi sembrava giusto ringraziare I miei genitori”. Così il cantante Olly, vincitore del 75° Festival di Sanremo con la canzone “Balorda nostalgia”. (Alexander Jakhnagiev)
“Vasco mi ha fatto saltare dalla sedia, anzi probabilmente, come si è notato nel momento in cui sono stato annunciato vincitore, ero scioccato”. Così il cantante Olly, vincitore del 75° Festival di Sanremo con la canzone “Balorda nostalgia”. (Alexander Jakhnagiev)
“Mia madre praticamente non riusciva a farla smettere di piangere, ma a un certo punto le ho detto ci sentiamo fra una ventina di minuti.” Così Brunori Sas, terzo classificato del 75° Festival di Sanremo con la canzone “L'albero delle noci”, a margine di una conferenza stampa. (Alexander Jakhnagiev)
“Secondo me in qualche modo il podio e anche la cinquina rappresenta un modello maschile sicuramente alternativo e non patriarcale, nel racconto intendo.” Così Brunori Sas, terzo classificato del 75° Festival di Sanremo con la canzone “L'albero delle noci”, a margine di una conferenza stampa. (Alexander Jakhnagiev)
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