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"Mi ha scritto il padre ieri: è esattamente quello che gli ho consigliato subito. Devono chiedere gli arresti domiciliari in Ungheria e solo quando verranno concessi sarà possibile per l'Italia tentare di far scontare gli arresti domiciliari nel nostro Paese", ha affermato in merito al caso Salis il presidente del Senato La Russa a margine dell'evento legato al Treno del Ricordo a Milano. (Alexander Jakhnagiev)

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Caso Salis, La Russa: "Devono chiedere gli arresti domiciliari in Ungheria"

"Non sarà il Veneto a realizzare le opere né a pagarle. Tuttavia resteranno come opere per il Veneto. Gli americani la chiamano legacy, cioè eredità. La verità è che le opere resteranno patrimonio per il Veneto, anche se la Regione non le avrà pagate. Basti pensare agli oltre 1,5 miliardi per le infrastrutture viarie. Il bob è costato 1 milioni di opere. Poi altre opere per la messa in sicurezza e altre per agevolare l'accesso alle persone con mobilità ridotta, come ad esempio all'arena di Verona" lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. (Alexander Jakhnagiev)

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Olimpiadi invernali 2026, Zaia: "Opere che resteranno patrimonio del Veneto"

"La protesta è il sale della democrazia, purché sia fatta nel rispetto della libertà altrui, della legge e anche di chi opera. Non vorrei diventasse una guerra tra agricoltori. Protestare contro l'Europa è sacrosanto e condivisibile. Però ricordo che certe battaglie sono già state combattute in passato. Non faccio l'avvocato difensore delle associazioni di categoria, però è innegabile che se oggi in Italia si parla di chilometro 0, se non c'è più rischio di introduzione della carne sintetica e se il nustriscore è stato scongiurato, lo dobbiamo alla associazioni categoria che hanno condotto queste battaglie. Dalla Coldiretti a Confagricoltura e a Cia. Mi spiace che questa protesta rischi di diventare una guerra tra agricoltori, perché alla fine vincerebbe sempre l'Europa" lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. (Alexander Jakhnagiev)

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Proteste agricoltori, Zaia; "Non diventi guerra tra poveri o l'Europa vincerà ancora una volta"

"Il dramma delle foibe e dell'esodo forzato, la tragedia di migliaia di famiglie, di un popolo sradicato dalla sua patria, una vicenda che ha vissuto a lungo un periodo di rimozione dalla nostra storia che oggi stiamo superando con un lavoro di approfondimento e ricostruzione per collocarla giustamente nella nostra memoria collettiva, chiudendo una stagione di strumentalizzazione" lo ha detto il sindaco di Roma Gualtieri, intervenendo alla commemorazione per la Giornata del Ricordo della tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. (Alexander Jakhnagiev)

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Giornata del ricordo, Gualtieri: "Basta con la rimozione e strumentalizzazione delle foibe"

Erano un migliaio i volontari appartenenti ai gruppi comunali ed associazioni di Protezione Civile di tutto il Veneto presenti ieri alla Zoppas Arena di Conegliano per la cerimonia di ringraziamento organizzata dalla Regione del Veneto. Tra loro non mancavano i volontari dei gruppi di Chioggia, Cavarzere e Cona, appartenenti al distretto meridionale della provincia di Venezia. “È stato un doveroso tributo ai volontarie, che in ogni occasione che occorre sono in prima linea, al fianco delle istituzioni e in aiuto al territorio. Una sola parola posso ancora ripetere per l’ennesima volta stasera: Grazie” ha commentato dal palco l’assessore regionale Giampaolo Bottacin che ha fortemente voluto la serata. “Se sono dei veri e propri riservisti si lavori in questa direzione – spiega il governatore del Veneto Luca Zaia, che non era atteso alla serata ma che ha voluto partecipare ugualmente per far sentire la propria gratitudine – è fondamentale che siano inquadrati in maniera stabile”. (Alexander Jakhnagiev)

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Veneto ringrazia gli "angeli del fango", Zaia: "Fondamentale inquadrarli in maniera stabile"

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha deposto una corona di alloro al Monumento nazionale Foiba di Basovizza, a Trieste, in occasione della cerimonia solenne del Giorno del Ricordo. La premier si è soffermata per alcuni minuti di raccoglimento. (Alexander Jakhnagiev)

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Foibe, Meloni depone corona di alloro a Basovizza

"E' la prima volta in questa veste anche sono stata a Basovizza molte volte. Credo che fosse un atto dovuto anche perchè scopro che un presidente del Consiglio non era mai stato alla celebrazione di Basovizza". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della sua visita alla foiba di Basovizza per la celebrazione solenne del Giorno del Ricordo. (Alexander Jakhnagiev)

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Giorno Ricordo, Meloni: "Mai un premier a Basovizza, per me atto dovuto"

l feretro di Vittorio Emanuele ha fatto il suo ingresso in Duomo a Torino dove saranno celebrate le esequie. La bara, con la bandiera del Regno d'Italia e ricoperto dallo stendardo con lo stemma reale è stato accompagnato da il Principe Emanuele Filiberto e seguito da Johannes Niederhauser, Segretario Generale dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, che ha portato su di un cuscino, il Collare dell'Ordine. Subito dopo l'ingresso il coro ha intonato l'Inno Sardo. Poco prima della salma avevano fatto il loro ingresso in cattedrale Marina Doria, seguita dalla moglie di Emanuele Filiberto, Clotilde, e dalle due figlie, le principesse Vittoria e Luisa. In prima fila sul lato sinistro dell'altare corrispondenza della Cappella che custodisce la Sacra Sindone siede la famiglia reale, oltre a Marina Doria, al figlio Emanuele Filiberto e alla sua famiglia, la sorella di Vittorio Emanuele Maria Pia, e la figlia di Maria Gabriella, Elisabetta. Nè Maria Gabriella nè Maria Beatrice sono presenti, trattenute in Svizzera e Messico da problemi di salute. In seconda fila siedono Aimone d'Aosta con la moglie Olga. Fonte video: Facebook (Alexander Jakhnagiev)

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Funerali Vittorio Emanuele di Savoia, il feretro fa ingresso al Duomo di Torino

"Alla fine della Seconda Guerra Mondiale le tante vittime innocenti che hanno pagato soltanto per essere italiani. Qualcuno ha pagato per essere cristiano. Dimenticare sarebbe grave. Si è cercato di farlo, ma non è accaduto. Dobbiamo guardare al futuro, traendo insegnamento dal passato. E' il modo migliore per rendere omaggio a queste vittime innocenti. Non dobbiamo dimenticare questa tragedia" " lo ha detto il ministro degli Esteri Tajani, a margine della visita alla Foiba di Basovizza. (Alexander Jakhnagiev)

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Giorno del ricordo, Tajani: "Siamo qui perché la tragedia delle Foibe non sia dimenticata"

Le foibe e l'esodo giuliano sono una tragedia del nostro Paese e non di una sola parte. Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, intervenendo alla celebrazione del Giorno del Ricordo alla foiba di Basovizza. "La retorica della memoria è un esercizio vano se non comprendiamo bene cosa è accaduto. Solo 20 anni fa la storia ha ritrovato un'altra parte delle memoria. I nostri connazionali hanno avuto in quegli anni una patria matrigna", ha detto il sindaco, ricordando le vittime dei 40 giorni di occupazione della città "da parte delle bestie di Tito". Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Foibe, il sindaco di Trieste Dipiazza: "Tragedia del nostro Paese e non di una sola parte"
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