Cronaca locale

Ennesima aggressione ai medici. L'episodio di intolleranza verso i camici bianchi si è verificato a Palermo all'ospedale Ingrassia

Se alla seconda bussata non rispondeva nessuno entravano in azione. Questo il metodo utilizzato dalla banda che tra il 2015 e il 2016 ha messo a soqquadro abitazioni tra Napoli e alcuni comuni della sua provincia. Stamattina i carabinieri, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura della repubblica presso il tribunale di Napoli, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti di 11 indagati (9 italiani, un romeno e un georgiano) gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati in abitazione

Suonavano alla porta e se nessuno rispondeva entravano in azione: indagati per una decina di furti in casa tra il 2015 e il 2016 nove italiani e due stranieri a Napoli

I malviventi bussavano più volte il campanello e se nessuno rispondeva avevano la certezza che la casa era vuota e si preparavano per il colpo

Dal primo ottobre vie libera a tutte le automobili altamente inquinanti. Purché abbiano installato la scatola nera che rileverà stile di guida e chilometri percorsi

I carabinieri erano due, anzi quattro. E non erano in servizio, e invece sì. E spuntano pattuglie «fantasma»

Il punto sulle indagini chiarisce che il vicebrigadiere era disarmato. «Il collega Varriale non poteva sparare»

Nuove regole nonostante i ricorsi che hanno già bloccato le assegnazioni dei negozi

Antonelli: «Monitoraggio di acque e scarichi. E motori elettrici»