Cronache

La Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) ha emesso un mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant e, con loro, per il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (come Mohammed Deif). I tre giudici hanno deciso all’unanimità sulla base delle accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra per Gallant e Netanyahu, mentre per Deif l’accusa è per il massacro del 7 ottobre contro Israele. La Corte sostiene “ragionevolmente fondata” l’ipotesi che Netanyahu e Gallant abbiano la responsabilità penale dei crimini di loro competenza. Sono d'accordo con il ministro degli esteri Tajani che dice: "Mandato di arresto Netanyahu non serve alla pace, cambiamo regole di ingaggio per Unifil". Ecco, affidare a dei giudici il giudizio storico sul perché le persone imbracciano i fucili è sempre un rischio in quanto si potrebbe giudicare la storia nel modo sbagliato. Infine, io credo che nascondersi dietro alle toghe dell'Aia non aiuterà a portare la pace in Medio Oriente ne tantomeno l'Europa a trovare la consapevolezza tra ha torto e chi ha ragione nella storia.

Giovanni Toti
Netanyahu condannato come Mohammed Deif. La differenza tra storia e giudizio storico

Dao Sport si schiera contro la violenza di genere unendo i pensieri dei propri atleti. Una posizione netta di voci che si uniscono per un messaggio paritario di uomini e donne. Insieme per un giorno speciale. Uguali per sempre. Con Simone Alessio, Flavia Pennetta, Matteo Rizzo, Giulia Terzi e Valentina Marchei

Redazione
Insieme contro la violenza sulle donne

Siamo andati in Bosnia, a Lipa, nel cantone di Bihac. Qui c'è un campo finanziato dalla Ue da dove i migranti sono liberi di partire alla volta dell'Italia. Domani il reportage completo sul Giornale in edicola e online

Fausto Biloslavo
Sulle tracce dei migranti che dalla Bosnia entrano in Italia

Il rituale di bruciale le foto dei personaggi non graditi appartengono agli anni bui della Storia . Una contraddizione su cui certa sinistra dovrebbe riflettere

Augusto Minzolini
I riti nazisti di certa sinistra

"Il tema dell'autonomia è un tema costituzionale, va anche oltre diciamo le prospettive di qualsiasi Governo. E' un tema costituzionale che è previsto dalla Costituzione. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro. Mi risulta che in questo Paese ci sia ancora la democrazia e che non sia vietato lavorare nel back office per un progetto che è previsto dalla Costituzione. Quindi non ne farei una questione politica." Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine dell'evento Confindustria Veneto “COMPETERE come imprese come territorio come comunità” . (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Zaia su autonomia: E' prevista dalla Costituzione, noi andremo avanti con nostro lavoro

"Presentiamo le nostre bellezze e presentiamo anche la nostra capacità nel marketing, che ha generato la nostra cultura, la nostra storia e soprattutto iniziamo a far vedere quello che siamo riusciti ad organizzare per le prossime Olimpiadi 2026. [...] I grandi eventi sportivi sono un volano per l'attrazione di turisti, sono un volano per i tanti lavori che derivano da queste presenze e poi è comunque qualcosa che rappresenta la nostra regione al mondo intero". Così il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell'evento, tenutosi a Palazzo della Triennale, di promozione del territorio e di presentazione alla stampa estera dei luoghi delle Olimpiadi invernali 2026. Courtesy: Lnews (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Fontana su Olimpiadi 2026: Ritardi recuperati, opportunità per presentare Lombardia al mondo

Sempre più ragazze prenotano visite di chirurgia estetica come se fosse un appuntamento dal parrucchiere, scegliendo lo studio su TikTok e senza fare le opportune verifiche. Questa pratica è molto rischiosa, come dimostrato dal caso di Margaret Spada

Maria Sorbi
Chirurgia estetica: ecco come non finire sotto i ferri di ciarlatani

Libero il terrorista rosso Raffaele Ventura che sparò a Antonio Custra. La sua pena è estinta senza passare un giorno in galera. Il commento del direttore Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
La libertà dell'assassino
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