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"Qui nessuno è fesso. Se voi l’autonomia differenziata la varate, e io mi auguro che non lo facciate, ognuno di noi si difenderà come si difendono le persone in una barca che sta affondando, come si difendono le persone in fila per il pane e in fila davanti al pronto soccorso e succederà il caos. E ognuno di noi farà di tutto per strappare brandelli di Repubblica e per portarseli a casa tentando di difendersi dagli altri che staranno facendo la stessa cosa”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel corso dell'audizione in commissione Affari costituzionali alla Camera sul ddl Autonomia, a cui assiste il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli. Fonte video Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Autonomia, Emiliano: "Rischio caos, ci difenderemo come persone in fila per pane"

“Credo che sia importante un contributo che possa venire dalle Regioni. La competitività del sistema regionale influisce su quella del sistema nazionale e” c’è “la possibilità di riuscire ad efficientare le spese, l’impatto dei servizi e il potenziale di ogni Regione. Il tema dimensionale ha un impatto, avere 1,5 milioni di abitanti non è come averne 4, 6 o 10 milioni. Questo fattore ha un impatto sulla capacità di riuscire a competere, però devo dire che in questa legge ci sono state novità importanti". Ad esempio, "i Lep rappresentano un elemento che sicuramente garantisce. Il tema dell’autonomia, se inserito in un contesto di unità nazionale, è un’opportunità importante che si dà ai territori. Ma si deve tenere conto di una strategia nazionale e parlo in particolare delle infrastrutture”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d’Italia, nel corso dell’audizione in commissione Affari costituzionali alla Camera sul ddl Autonomia, a cui assiste il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli. Fonte video Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Autonomia, Acquaroli: "Opportunità importante per territori"

"Oggi è la giornata internazionale dei disturbi alimentari. In Italia non ci sono abbastanza strutture, solo quattro Regioni ne hanno più di 5. Non bastano le risorse. Questo Governo le voleva tagliare, ma grazie alle nostre battaglie il Governo ha stanziato nuovamente 10 milioni. Non bastano. Non si possono lasciare sole le persone ad affrontare questa patologia. La salute mentale è un diritto: più risorse, più personale e più sportelli a cui rivolgersi nelle scuole. Sono 4 milioni gli italiani che ne soffrono. E' una delle code lunghe della pandemia" lo ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Disturbi alimentari, Schlein: "Il Governo non mette abbastanza fondi su questo tema"

Un gruppo di attivisti di Forza Italia Giovani ha messo in atto un flash-mob silenzioso per contestare le parole della professoressa Di Cesare sulla morte dell'ex brigatista Balzerani

Francesca Galici
Il flash-mob silenzioso di FI giovani a La Sapienza

"Quello che io ho in mente è che l'Italia può essere pioniera in questo nuovo approccio, ma è fondamentale che noi riusciamo con il nostro buon esempio", le parole di Giorgia Meloni alla cabina di regia del Piano Mattei a Palazzo Chigi. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Piano Mattei, Meloni: Italia può essere pioniera

"Come con altri fondi, purtroppo c'è una forte disparità nell'utilizzo dei fondi tra Regione e Regione. Il 40% dei fondi non è stato messo a terra. Monitoreremo questo e ci aspettiamo che le Regioni che sono più indietro li spendano quei soldi, perché è importante avere delle persone capaci di lavorare negli ambulatori polispecialistici per dare risposte a chi soffre dei disturbi alimentari" lo ha detto il ministro della Salute Schillaci, a margine dell'incontro “Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione – Il punto sui percorsi di cura e sulle nuove opportunità” tenutosi al Ministero della Salute. (Alexander Jakhnagiev)

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Disturbi alimentari, Schillaci: "Servono operatori esperti per trattare con chi ne soffre"

"L'approccio del Piano Mattei è un approccio nuovo, diverso nei rapporti e nella cooperazione con il continente africano, che non è predatorio, che non è paternalistico, che non è caritatevole, cioè non è l'approccio di chi ti guarda dall'alto in basso, tende a spiegarti che cosa dovresti fare, come dovresti vivere. La cooperazione che noi vogliamo mettere in piedi con i Paesi africani è una cooperazione che tiene conto del fatto che l'Africa non è un continente povero", le parole di Giorgia Meloni alla cabina di regia del Piano Mattei a Palazzo Chigi. (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: Con Piano Mattei approccio nuovo verso l'Africa, non paternalistico

"La cabina di regia è una composizione che nasce da una scelta che è chiaramente politica, e cioè quella di coinvolgere in questa grande sfida che è il piano Mattei, tutto il sistema Italia, mettere in rete le esperienze migliori che già esistono", le parole di Giorgia Meloni alla cabina di regia del Piano Mattei a Palazzo Chigi. (Alexander Jakhnagiev)

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Cabina di regia Piano Mattei, Meloni: Mettere in rete le migliori energie
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