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"Una condizione che viene alimentata da flussi informativi manipolativi che, nell’ambito di conflitti ibridi condotti con vari strumenti ostili, congiungono fronte interno e fronte esterno. Pericolose attività di disinformazione tendono ad accreditare una presunta vulnerabilità delle opinioni pubbliche dei Paesi democratici. Cercano di affermarsi inediti ma opachi centri di potere – di fatto sottratti alla capacità normativa e giurisdizionale degli Stati sovrani e degli organismi sovranazionali. Centri di potere dotati di vaste capacità di influenza sui cittadini e, con esse, sulle scelte politiche, tanto sul piano interno ai singoli Stati quanto su quello internazionale. Ne viene interpellata anche la diplomazia, chiamata, assieme alle altre articolazioni dello Stato, a concorrere, nel nostro Paese, alla salvaguardia del sistema di libertà e democrazia della Repubblica. Su questo fronte un ruolo di particolare rilievo compete alle istituzioni del multilateralismo e all’Unione Europea, sede di condivisione di valori e scudo di difesa dei diritti dei propri cittadini". Così Mattarella, in occasione della XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: C'è una disordinata e ingiustificata aggressione alla Ue

"Permane l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l’aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro alla Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e la Sicurezza nel continente". Così Mattarella, in occasione della XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: Da Russia aberrante volontà di ridefinire i confini con la forza

"Così come l’affacciarsi di nuovi focolai di instabilità in aree dove la fragilità politica e sociale è divenuta ormai strutturale, con l’emergere di paradigmi che vedono prevalere interessi particolari che, sovente, sfidano la legalità internazionale. Nel contesto attuale è possibile essere protagonisti puntando su due ambiti, quello multilaterale e quello degli organismi sovranazionali, come l’Unione Europea, che possono consentire di raggiungere la massa critica necessaria per evitare di ricadere in ambizioni velleitarie. Il mondo contemporaneo è attraversato da molteplici crisi che si sovrappongono l’un l’altra e si alimentano a vicenda. Per cogliere questa complessità sono state introdotte locuzioni nuove, come “policrisi”, mettendo a sistema fattori politici, frutto di scelte consapevoli dell’uomo, e di circostanze in apparenza esogene, come le emergenze climatiche o sanitarie, talvolta anch’esse - a ben vedere - effetti collaterali delle stesse attività umane. Gli esempi sono di grande evidenza", così Mattarella alla XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: Nell'epoca delle "poli-crisi" indispensabile una "poli-diplomazia"

"Esprimo la più ferma e netta condanna per il gravissimo episodio di violenza verificatosi a Bondi Beach, che colpisce profondamente l’intera comunità australiana e desta forte preoccupazione anche tra i nostri connazionali. Atti di questa natura sono del tutto inaccettabili e rappresentano una grave violazione dei principi di sicurezza, legalità e convivenza civile. In queste ore il mio pensiero va alle vittime, ai feriti e a tutte le persone presenti, in particolare ai membri della comunità ebraica che si erano riuniti per celebrare la festività di Hanukkah, trasformata tragicamente da momento di festa e condivisione in un’esperienza di paura e dolore. A loro, alle famiglie colpite e agli italiani residenti che si trovavano sul posto desidero esprimere la mia più sincera vicinanza e solidarietà. Sono in costante contatto con le autorità australiane competenti e con i rappresentanti della comunità italiana locale, in stretto raccordo con le strutture del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per essere costantemente aggiornato sull’evoluzione della situazione e per verificare che tutti i nostri connazionali ricevano l’assistenza necessaria. Confido nell’azione delle forze dell’ordine australiane e nel pieno coordinamento istituzionale. Questo episodio, che appare inserito in un clima crescente di odio e intolleranza, richiama con forza la necessità di contrastare ogni forma di antisemitismo e di violenza motivata dall’odio. Rinnovo infine la mia piena disponibilità a collaborare con le istituzioni italiane e locali, nell’interesse e a tutela degli italiani che vivono in Australia, riaffermando con determinazione che la violenza non può e non deve mai trovare spazio nelle nostre società". Lo dichiara Nicola Carè, deputato italiano del Pd residente a Sydney. (Alexander Jakhnagiev)

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Attentato Sydney, Carè (Pd): Ferma condanna per atto di violenza. Solidarietà a comunità ebraica

"La tua proposta di riforma è poco credibile perché, quando eri al governo e avevi la forza per farla, non l’hai fatta. Hai invece portato avanti un’altra riforma costituzionale, bocciata dai cittadini perché mal costruita. Oggi parli di elezione diretta del capo del governo, ma questa proposta esiste grazie al centrodestra: se davvero sei d’accordo, dovresti votarla. Anche perché sei isolato, visto che tutto il centrosinistra sostiene l’opposto di te, dicendo che questa riforma toglierebbe poteri al Presidente della Repubblica. Tu dici il contrario, ma di fatto la tua riforma potrà passare solo quando in Parlamento ci sarai solo tu" così Rampelli a Renzi durante il dibattito sulla riforma. (Alexander Jakhnagiev)

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Premierato, Rampelli a Renzi: "Tua riforma non stava in piedi non sei credibile"

"Non è obbligatorio venire. Chi ha voluto venire ha voluto venire. Schlein ha detto che sarebbe venuta solo se si confrontava con Meloni, Meloni ha risposto che voleva anche Conte perché non sa chi fosse il leader dell'opposizione. Conte ha detto che ci stava. Schlein ha ritenuto questa risposta di Meloni non giusta e non è venuta. Ma non cambia nulla. Non è da questo che si giudica la forza o la debolezza di questa rassegna" così il direttore del Tg La7 Enrico Mentana, a margine di Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Atreju 2025, Mentana: Assenza Schlein? "Non è un obbligo venire qui"
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