"I cittadini meritano maggiori tutele e maggiori diritti, ma quando l'affuenza è così bassa è una sconfitta per tutti, nessuno esulti", così Vittoria Baldino del M5s commentando i risultati dei referendum. (Alexander Jakhnagiev)

"I cittadini meritano maggiori tutele e maggiori diritti, ma quando l'affuenza è così bassa è una sconfitta per tutti, nessuno esulti", così Vittoria Baldino del M5s commentando i risultati dei referendum. (Alexander Jakhnagiev)
“È stato un autogol perché si è usato il referendum per tentare di sconfessare il gGoverno. Non volevano approvare le misure, ma la loro intenzione era dire che i 12milioni di italiani sono loro elettori”, così Carlo Calenda commenta i risultati del referendum. (Alexander Jakhnagiev)
“Non li abbiamo visti votare. Il risultato è clamoroso, sulla cittadinanza poi il 43% ha votato No all'accorciamento degli anni necessari per ottenerla. Il Governo Meloni si rafforza”, così Federico Mollicone di FdI commenta i risultati dei referendum. (Alexander Jakhnagiev)
"Il nostro l'obiettivo era raggiungere il quorum, è chiaro che non lo abbiamo raggiunto. Oggi non è una giornata di vittoria". Così il segretario della Cgil, Landini, dal Comitato promotore. In oltre 14 milioni hanno votato, "un numero importante, di partenza". Ma "i problemi che abbiamo posto con i referendum rimangono sul tavolo", avverte. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata, in un Paese come l'Italia dove c'è una crisi democratica evidente", dice Landini. Lasciare il sindacato? "Non ci penso neanche lontanamente". Collettiva (Alexander Jakhnagiev)
Se il populismo, che alligna tanto a sinistra quanto a destra, non si è ancora scatenato contro il nucleare è solo perché viene percepito come una soluzione ancora lontana nel tempo
Chi ha proposto i referendum ha fallito, visto il numero esiguo di chi si è presentato alle urne. Non si capisce come mai la sinistra abbia ancora la pretese di dettare legge in questo Paese, visto che ciò che propone non trova consenso
Il flop del referendum ci ha permesso di scoprire tutto su Maurizio Landini, il segretario della Cgil che li ha promossi per poi scontrarsi con il disinteresse del popolo. Non diventerà mai un leader di partito, finirà come altri prima di lui e si prenderà un seggio al Parlamento con la sinistra. Classico dei leader sindacali: tentare la spallata per il proprio tornaconto personale
"Il nostro l’obiettivo era raggiungere il quorum, è chiaro che non lo abbiamo raggiunto. Oggi non è una giornata di vittoria. Contemporaneamente gli ultimi dati ci dicono che sono oltre 14 milioni le persone che hanno votato nel nostro paese cui si aggiungeranno gli italiani all’estero: un numero importante, un numero di partenza. I problemi che abbiamo posto con i referendum rimangono sul tavolo". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa dopo la chiusura dei seggi, nella sede del Comitato promotore per i referendum sul lavoro, dove ha atteso i risultati insieme al resto della segreteria confederale. Collettiva (Alexander Jakhnagiev)
"L'industria di marca in Italia rappresenta una componente chiave dell’industria nazionale e assicura un importante contributo alla nostra economia e alla solidità del nostro sistema produttivo". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato all'assemblea 2025 di Centromarca, in corso a Palazzo Mezzanotte, a Milano. "Voi -ha aggiunto la premier- assicurate un contributo significativo in termini occupazionali". E "quello che fate quotidianamente è sinonimo di qualità, affidabilità e identità italiana, non solo a livello nazionale ma chiaramente anche all’estero". Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Sono andato a votare, anche se mi ero accorto che avevo la tessera elettorale piena quindi sono dovuto correre a cambiarla. Sono andato a votare per rispetto istituzionale e il rispetto istituzionale non è mai scontato. Dopodiché stiamo già capendo cosa sta succedendo: ennesimo referendum che non raggiunge il quorum. Un referendum che ormai era diventato un sì o un no su Meloni. Insomma una cosa che con il lavoro non centrava più nulla" così il senatore Carlo Calenda, leader di Azione dopo aver votato sui referendum. (Alexander Jakhnagiev)